Jacopo, chitarra bresciana sotto il cielo d’Irlanda
Sotto il cielo d’Irlanda che «i colori li fa brillare più del vero», cantato pochi giorni fa a Brescia da Fiorella Mannoia, c’è anche un ragazzo di 21 anni che dalla nostra città è partito alla volta di Dublino per fare musica: non è «Dio che suona la fisarmonica», sempre per citare Massimo Bubola, ma Jacopo Stofler che suona la chitarra solista. Lo fa in una band italo-irlandese che si chiama Strawman & The Jackdaws e ha appena pubblicato il primo singolo «Precious Star».
Jacopo sta lavorando in un hotel dublinese per pagarsi gli studi al British & Irish Modern Music Institute di Dublino, amichevolmente Bimm, uno degli otto college sparsi tra Irlanda, Inghilterra e Germania dove la musica è insegnata talmente bene che - se hai un po’ di stoffa - puoi diventare George Ezra o James Bay, The Kooks o Tom Odell, tutti usciti dalla rinomatissima scuola. Condividono l’avventura irlandese della band - e del Bimm - con Jacopo (che è nato nella nostra città il 31 dicembre del ’97 e si è diplomato al liceo Copernico) due ragazzi italiani e un irlandese: sono il 22enne torinese Riccardo Ranzani, voce e chitarra ritmica, il 21enne bellunese Michael Reolon (che ovviamente in loco prendono tutti per autoctono) alla batteria e alle percussioni, il bassista Niall Stewart, 23 anni, unico irlandese del gruppo. Ci sono pure un session man e una session woman, il saxofonista 20enne Barra MacMahon e la cantante 23enne Bryd Lyons.
Proprio con le coinvolgenti note del sax inizia «Precious Star», un brano giocosamente pop che può vagamente evocare band come i Polyphonic Spree, ma con un «casino organizzato» alla Animal Collective (e del resto jackdaw è il nome inglese della taccola, un uccello passeriforme). Dopo l’esordio odierno al dublinese Workman’s Club, la band ha in programma un breve tour irlandese, con il sogno di arrivare in agosto alla finale del Montelago Celtic Festival di Serravalle di Chienti. E a quel punto una data bresciana diventerebbe obbligata.
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