In forma con l’aloe grazie alla ricetta di padre Romano Zago
L’aloe è una pianta utilizzata da secoli per il suo «immenso arsenale di proprietà medicinali», conosciute dall’uomo attraverso culture antichissime. Padre Romano Zago, francescano brasiliano di origini italiane, un giorno venne a conoscenza di una ricetta a base di aloe arborescens, tramandata oralmente dalla popolazione, specialmente nella parte più povera. Il religioso fu testimone della sua efficacia nella cura e prevenzione di varie malattie: fu allora che decise di divulgarla il più possibile. Senza nessuna volontà di fornire una prescrizione medica, la ricetta di padre Zago è un ottimo mezzo di prevenzione da accompagnare a uno stile di vita sano e un’alimentazione bilanciata. Una ricetta che potete trovare nel libro «Il rimedio dell’aloe» in vendita dal 4 settembre con il Giornale di Brescia a 4,90 euro più il prezzo del quotidiano.
La farmacopea tedesca, nella sua edizione del 1973, già registrava più di 300 elementi farmaceutici contenuti nell’aloe. Molto variegate e numerose le proprietà biologiche e fitoterapiche dell’aloe, che in questo secolo di sperimentazione scientifica hanno caratterizzato l’uso di questa pianta officinale, oltre a quelle già da secoli consolidate dalla medicina popolare. Il grande entusiasmo che da secoli (o meglio da millenni) ha caratterizzato l’uso dell’aloe per motivazioni alimentari, salutistiche, cosmetiche e fitoterapiche ha dato luogo a una larga diffusione di questa pianta officinale nella medicina popolare, anche in assenza, fino a qualche decennio fa, di precise informazioni sulla sua esatta composizione chimica.
Solo dagli anni ‘40, sulla scia dei riscontri positivi sempre più frequenti dal punto di vista fitoterapico, è iniziata un’intensa e sistematica attività di ricerca analitica, che ha permesso di stabilire qualitativamente e quantitativamente le diverse proprietà molecolari e le caratteristiche chimico-fisiche e biochimico-nutrizionali dell’aloe.
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