Cultura

In Castello l’armatura del duca di Mantova: «Capolavoro del’arte lombarda del ’500»

In prestito dall’Armeria Reale di Torino al Museo delle Armi, dove giunse nel 1839 dal bresciano Martinengo
Il conservatore Merlo, la vicesindaca Castelletti, Bazoli e Karadjov di BsMusei con il corsaletto - © www.giornaledibrescia.it
Il conservatore Merlo, la vicesindaca Castelletti, Bazoli e Karadjov di BsMusei con il corsaletto - © www.giornaledibrescia.it
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È una delle più lussuose armature da torneo prodotte a Milano nella seconda metà del Cinquecento, appartenuta a Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova. I visitatori potranno ammirarla fino al 12 febbraio al Museo delle Armi «Luigi Marzoli» in Castello - grazie al prestito dell’Armeria dei Musei Reali di Torino - esposta accanto al corsaletto da barriera della collezione Marzoli, appartenuto a Carlo Emanuele I di Savoia.

L’arrivo del raffinatissimo pezzo coincide con il prestito alla mostra su Bosch a Palazzo Reale di Milano, della Rotella (scudo da parata) decorata con il Trionfo di Bacco, uno dei capolavori del manierismo lombardo e opera simbolo della collezione Marzoli, secondo un format di prestiti istituzionali già collaudato da Brescia Musei e che ora si estende anche al Museo delle Armi.

«Il corsaletto di Vincenzo I Gonzaga - spiega Marco Merlo, conservatore della collezione bresciana - si distingue per la raffinata e articolata decorazione che mostra la maestria e la raffinatezza raggiunta dagli incisori lombardi. Fino all’inizio dell’800 questo pezzo era posseduto dalla famiglia bresciana Martinengo, prima della vendita nel 1839 al re di Sardegna Carlo Alberto per arricchire l’Armeria Reale». «Il duca di Mantova - ha spiegato Giorgio Ettore Careddu, curatore a Torino - si fece ritrarre in diverse occasioni con questa armatura».

Verso il 2023

Per Stefano Karadjov, direttore di Fondazione Brescia Musei, «ospitare un’opera come questa significa non solo arricchire il percorso di visita, ma anche offrire possibilità di studio e ricerca ai nostri conservatori». La presidente Francesca Bazoli ha sottolineato che «con questi progetti la Fondazione anticipa l’anno della Capitale della Cultura, in questo fine 2022 che sta rivelandosi periodo di rinascita dei nostri musei».

La vicesindaca e assessora alla Cultura, Laura Castelletti, ha spiegato che «l’arrivo del corsaletto permette alla comunità di radunarsi attorno al proprio patrimonio per comprenderne le radici civiche». Nel 2023 Brescia Musei organizzerà al Castello di Padernello, con la Fondazione che lo gestisce, la mostra «Milizie territoriali, armaioli e briganti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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