Cultura

Immanuel Casto alla Festa di Radio Onda d'Urto: «Io, artista anche sui social»

Manuele Cuni parla del suo concerto basato sul nuovo disco synth pop dal titolo «Malcostume»
  • Immanuel Casto a Festa Radio Onda d'Urto il 13 agosto 2022
    Immanuel Casto a Festa Radio Onda d'Urto il 13 agosto 2022
  • Immanuel Casto a Festa Radio Onda d'Urto il 13 agosto 2022
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    Immanuel Casto a Festa Radio Onda d'Urto il 13 agosto 2022
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Il sabato del villaggio antagonista è un crogiolo di appuntamenti, alla Festa di Radio Onda d’Urto, via Serenissima in città, alla quale oggi si entra liberamente fino alle 20, poi con una sottoscrizione di 5 euro. Si parte alle 19.30, allo Spazio Dibattiti, con la presentazione del libro «Confindustria nella Repubblica. Storia politica degli industriali italiani dal dopoguerra alla strategia della tensione» di Elio Catania. Alla stessa ora, alla Libreria del Gatto Nero c’è in vetrina «Foodification: come il cibo si è mangiato le città» di Marco Perucca e Paolo Tex, alla presenza di quest’ultimo.

Allo Spazio Bambin*, alle 21, laboratorio musicale che insegna a costruire strumenti, con il maestro Marino e la scrittrice Francesca Varisco. Alle 23.45 prende il via la musica sui palchi secondari: alla Tenda Blu il punk lo-fi di Siouxie and the Skunks, seguito dal Dj Set di Mlkshk (black music); al Patchanka l’electro-beat della dj Giulia Tosi e l’electro-trash di dj Vagiono; al Chiringuito/Fiaska, il Dj Set intellettuale-demenziale di Terapia Trash.

Sul palco principale della Festa è atteso il ritorno di Immanuel Casto, il principe del porn-groove (21.45 circa). In apertura, prima delle 21, il duo di drag queen Karma B, note per l’intensa attività televisiva e per sfavillanti show all’insegna del travestitismo, da «regine per una notte».

Conosciuto come Casto Divo, l’artista bergamasco (al secolo Manuel Cuni) è un 38enne con viso d’angelo, corpo scultoreo e modi da Lord; da cantautore parla in modo ironicamente dissacrante di sesso e desiderio, ma è pure creatore di giochi da tavolo di successo, oltre che associato al Mensa, club che accoglie la popolazione con quoziente intellettivo d’eccellenza. Lo abbiamo intervistato.

Manuel: presentando il suo live di stasera, il direttore artistico di Festa Radio, Luciano Taffurelli, ha definito politica la scelta di ospitarlo. Che ne pensa?

Non ne ero a conoscenza, ma la cosa mi lusinga. Pensando alla politica in senso lato, lo intendo come un riconoscimento per ciò che faccio, per le battaglie che porto avanti sul piano dei diritti civili.

Il suo nuovo disco, «Malcostume» (2022), consolida sul versante sonoro un synth pop sempre più raffinato, mentre i testi sono suscettibili di diverse letture. Nel tempo è cresciuta la consapevolezza del pubblico verso la stratificazione di quanto propone?

È prevalente il pubblico che mi segue come artista. Una ragione di ciò risiede nel fatto che i social amplificano l’immedesimazione tra l’artista e la sua opera, cosa che concettualmente non mi piace troppo, ma che accetto. Di fatto, raccontandomi con periodicità sui social stessi, c’è sempre più gente consapevole del mio percorso. Nei pride, dove la proposta è collettiva e il fruitore occasionale, c’è invece ancora chi cerca soprattutto il lato ridanciano.

È sempre più stretto il legame artistico con la cantautrice Romina Falconi. Ci sarà, stasera?

Sì. Dopo il Magnolia di Milano, questa è la prima data in cui torna sul palco con me. Ne sono felice, perché Romina è un valore aggiunto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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