Il vento d’estate porta in piazza un Max Gazzè senza confini
Il senso di Max Gazzè per l’«on the road» si traduce in voglia di suonare che sprizza da tutti gli strumenti. Accompagnato da una band affiatata (per l’occasione integrata da un gruppo di fiati), il bassista/cantautore ha proposto ieri - in una piazza Loggia popolata da circa 1.500 spettatori - un concerto antologico e «sintonico», secondo il miglior significato di entrambe le parole.
L’artista romano non si è risparmiato: nelle due ore di un live elettrico e suonato con grintosa qualità, ha spaziato tra tutti gli ellepì pubblicati, anche se la parte del leone l’ha fatta (come sempre) «La favola di Adamo ed Eva» (1998), il suo disco più bello, da cui ha attinto ben cinque pezzi.
La recensione completa sul Giornale di Brescia in edicola oggi, martedì 23 luglio, scaricabile anche in formato digitale.
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