Il piacere di perdersi nella voce di Noa
Lieve, intenso, carico di suggestioni esotiche. Lo show di Noa, ieri sera al Teatro Sociale per le X Giornate, ha creato un’atmosfera avvolgente e quasi intima, nella quale per il pubblico è stato piacevole perdersi.
In principio - in «Shalom», «Nothing But A Song», «Happy Song» - batteria e contrabbasso, con la guida del chitarrista Gil Dor (mago delle sei corde che da ventisei anni collabora con la cantautrice israeliana), offrono una coloritura ritmica lieve che esalta la vocalità calda di Noa.
La quale, tuttavia, non si accontenta di interpretare con trasporto brani dell'ultimo disco «Love Medicine» (2014), ma allestisce uno show denso, piazzandosi alle percussioni e utilizzando la voce come uno strumento che suona la carica.
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