Il marmo di Botticino si fa opera d’arte alla Milano Design Week
Architettura e scultura bresciana che s’incontrano nei metaforici vicoli del Salone del Mobile 2018. Perché il Salone non si sviluppa solo in zona fiera, ma s’espande in tutta Milano con il Fuorisalone; rendendo la città un grande contenitore di design. Ed è proprio in città che passeggiando s’incontra l’arte della nostra terra.
Due sono state le esposizioni curate o allestite da bresciani. Una alla Galleria Antonia Jannone in corso Garibaldi 125: qui gli architetti bresciani Stevan Tesic e Milena Veljkovic, dello studio Di_Archon_Ass, hanno curato l’installazione site-specific «One Two Five-Steven Holl» (visibile fino al prossimo 3 giugno negli orari di apertura della galleria), che porta nel cortile il marmo di Botticino affiancandolo alla mostra interna dedicata agli acquerelli dell’architetto Steven Holl.
Una installazione, questa, voluta da Cooperativa Operai Cavatori del Botticino, Fratelli Garletti, Linearstone e Quadro, aziende che lavorano con il marmo e che producono rubinetti di design in acciaio. Tesic e Veljkovic hanno così preso la materia prima - il marmo e l’acciaio - rendendola arte, componendo una grande quinta e varie sedute a rappresentare un momento di incontro. En plein air.
È invece il quartiere CityLife in zona fiera (noto progetto di riqualificazione del quartiere Portello disegnato dalle archistar Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid) ad ospitare l’altro bresciano, lo scultore Siku (alias Fabio Tavelli).
«Lo scultore», opera in marmo di Botticino che rappresenta un po’ tutta la sua arte scultorea fatta di lavoro manuale minuzioso e classicità mischiata a modernità (le sue sculture sono note per i capelli in materiale ferroso), è stato esposto fino a ieri sera in Piazza Tre Torri, nello spazio Fuorisalone curato dall’architetto Fabio Rotella. Rotella, qui, ha allestito una mostra collettiva en plein air fatta di installazioni, prototipi e oggetti di design attorno al tema del benessere all’aria aperta, ripensato dall’architetto in chiave estetica: tutto contribuisce a stare bene outdoor, e la bellezza degli spazi e degli arredi non va sottovalutata.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato