Il gigante sdraiato su 57mila coni gelato, la visione di Picco

Si intitola «Dovrei smettere di origliare le falene» l’enorme scultura di Gabriele Picco, lunga 16 metri, in mostra dal 24 febbraio al 25 marzo alla Crocera di San Luca, in centro a Brescia (via Cavallotti 3d - via Moretto 60).
L’artista bresciano, i cui lavori poetici e originali sono apprezzati da anni a livello internazionale, ha realizzato una delle proprie visioni surreali: «L'ho intitolata così perché le mie idee non vengono mai da un ragionamento, a dimostrazione di una tesi, ma forse più dal mio inconscio. Come se le avessi colte origliando la voce delle falene di notte».
Protagonista dell’opera è una sorta di fachiro, ma sotto il suo corpo non ci sono chiodi. Il gigante è sdraiato su 57mila coni gelato, «le classiche cialde che profumeranno l'immensa stanza», aggiunge Picco.
La mostra verrà inaugurata sabato 24 alle 17. Un catalogo con testo di Tiziano Scarpa e un video-documentario verranno presentati al finissage il 25 marzo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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