Il film sul fumetto da marciapiede ha incantato la Ome del Giappone
Il Festival del Fumetto da marciapiede è diventato un film ed è «volato» sino alla Ome del Giappone, prima di far ritorno nel paese franciacortino, portando a braccetto settima (il cinema) e nona arte (il fumetto).
Il docufilm
Il Festival ideato e diretto da Pietro Arrigoni, dopo il successo del weekend al Borgo del Maglio questa estate, è diventato protagonista di un bel docufilm firmato da Pietro Arici, presentato in anteprima lo scorso fine settimana al Festival del Turismo e dell’industria della città di Ome, a Tokyo, ormai gemellata con l’omonimo Comune bresciano, che lo presenterà invece sabato 16 novembre alle 11 nella sala consiliare.
«Questa richiesta di proiezione da parte del Comune giapponese rappresenta un onore per il nostro festival e un’opportunità per valorizzare la cultura italiana attraverso il cinema e il fumetto – sottolinea Arrigoni –. Attraverso il cinema, definito la "settima arte" da Ricciotto Canudo, e il fumetto, noto come "nona arte" secondo il critico Claude Beylie, il Festival del Fumetto da Marciapiede si propone come un ponte culturale tra Italia e Giappone, due Paesi legati da un profondo rispetto per le arti visive».
La due giorni di festival
Il docufilm documenta bene i due giorni intensi e affascinanti del festival, arricchito da interviste a fumettisti, illustratori, creativi e sartorie che hanno dato vita a opere artistiche, trasformando cappotti e kimono in capi d’arte indossabili (la novità di questa edizione).
Le immagini catturano poi il borgo storico del Maglio di Ome, portando sul grande schermo le storie, le emozioni e la bellezza del paesaggio italiano e offrendo agli spettatori giapponesi una finestra sulle bellezze architettoniche e ambientali dell’Italia.
«Siamo orgogliosi della richiesta fatta dal Comune di Ome - Tokyo, un segno tangibile dell’interesse per il nostro patrimonio culturale – aggiunge il sindaco di Ome Alberto Vanoglio –. La proiezione del docufilm in Giappone è un modo per restituire conoscenza e costruire un’interazione viva tra due comunità che desiderano conoscersi meglio. Ci piace immaginare i cittadini giapponesi che osservano con curiosità i volti e le storie di un’Italia inedita, rappresentata dal Festival del Fumetto da Marciapiede, un simbolo di interazione e di scoperta reciproca attraverso il linguaggio universale dell’arte».
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