Cultura

Il fascino dell'Orchestra con Mozart in vetta

Successo per il concerto a Passo Lagoscuro, a quota tremila metri, tra il brivido dell'elicottero e il ghiaccio sul palco
AA

A Ponte di Legno, venerdì, il cielo non prometteva nulla di buono. Gli organizzatori hanno dunque deciso di posticipare di un giorno l’atteso concerto-evento dell’Orchestra del Festival di Brescia e Bergamo ai 3.000 metri del Passo Lagoscuro. Sabato mattina il cielo era terso e limpidissimo, con un magnifico sole d’agosto e neppure una nube all’orizzonte. Al via, dunque, con l’esperimento «alpino-musicale». Un elicottero ha fatto la spola una dozzina di volte tra Ponte e Passo Lagoscuro per portare in quota organizzatori, musicisti, strumenti e anche (c’è un po’ da vergognarsi) i giornalisti accreditati.

In ogni caso, non sono mancati i coraggiosi che partendo alle 6.30 del mattino hanno percorso a piedi il Sentiero dei fiori, sfidando le insidie di un terreno scivoloso e innevato. A loro tutta la nostra ammirazione. Con lo sguardo appagato, si è cominciato a pensare alla musica e ad alcuni problemi pratici. Per esempio, la pedana dell’orchestra era correttamente allestita, ma più che un palcoscenico sembrava una pista di pattinaggio interamente coperta di ghiaccio. E la zona riservata al pubblico altro non era che un pendio nevoso.

Bardato di scarponi, giaccone rosso e occhiali da sole, il direttore Pier Carlo Orizio pareva la tranquillità fatta persona. D’altronde, verso le 12 il vento taceva, la temperatura era gradevole, la resa acustica migliore del previsto, la musica di Mozart e l’Adagio di Barber scorrevano senza intoppi.

L’esperimento è riuscito. E ora c’è da aspettarsi un seguito ancor più ambizioso.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato