Il Ctb festeggia i suoi 50 anni con un concerto dedicato a Battiato

La Redazione Web
L’appuntamento è per il prossimo 10 settembre: in piazza Loggia ci saranno Simone Cristicchi e Amara
Simone Cristicchi e Amara - © www.giornaledibrescia.it
Simone Cristicchi e Amara - © www.giornaledibrescia.it
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Il Centro Teatrale Bresciano è pronto a celebrare il cinquantesimo anniversario dalla sua fondazione. Lo farà con una festa in piazza Loggia il prossimo 10 settembre, a partire dalle 21.

Ad animare il pubblico sarà il concerto di Simone Cristicchi e Amara, «Torneremo ancora. Concerto mistico per Battiato». Con loro sul palcoscenico Valter Sivilotti al pianoforte, anche autore degli arrangiamenti e della direzione musicale, e I solisti della Accademia Naonis di Pordenone: Lucia Clonfero al violino, Igor Dario alla viola, Alan Dario violoncello, U.T. Gandhi alle percussioni e la soprano Franca Drioli.

Il concerto

Ispirato al repertorio mistico di Franco Battiato, il concerto vede Simone Cristicchi - tra i nomi più amati e seguiti dal pubblico bresciano e di cui il Ctb ha prodotto gli ultimi spettacoli teatrali per la sua Stagione di prosa - e Amara rendersi interpreti del messaggio spirituale che ha reso immortale la sua produzione.

Dalla preghiera universale «L’ombra della Luce» la sua produzione più celebre passa per «La cura», e poi «E ti vengo a cercare» fino a «Torneremo ancora», sua ultima incisione e titolo scelto per questo particolare concerto: tutti brani che Simone Cristicchi e Amara riportano sul palcoscenico in una veste unica, con sonorità e timbri maestosi, creando un’atmosfera capace di emozionare profondamente.

Alternano l’esecuzione dei brani musicali alcune letture curate dagli stessi Cristicchi e Amara tratte dai maestri che hanno influenzato il pensiero di Battiato: Rumi, Gurdjieff, Ramana Maharshi, Willigis Jager e il teologo Guidalberto Bormolini.

Le parole dei protagonisti

«È la libertà che ho sempre ammirato in Battiato» rivela Simone Cristicchi. «Gli devo molto, devo molto alla sua infinita grazia, al suo modo di concepire l’arte come “missione” per aiutare la crescita e l’evoluzione spirituale dei propri contemporanei. Battiato è un punto di non ritorno: c’è un prima e un dopo di lui, nessun altro. È stato l’unico cantore di un divino che non ha mai saputo di incensi e sagrestie. Con questo progetto sento l’emozione e il privilegio di interpretare insieme ad Amara il suo repertorio mistico, e immergermi ancora più profondamente in quei messaggi che valicano i confini del tempo».

«Viaggiare nella consapevolezza della coscienza lucida di Battiato è stato come spingermi oltre confine, un elevarsi a nuove frequenze, altri codici, altre certezze, alte visioni del sé e della realtà circostante» sottolinea Amara. «Una trasmutazione radicale, direi, per chi come me cerca verità e orizzonti nuovi da valicare. Grazie a Franco ho capito che è solo oltrepassando sé stessi che si può raggiungere quel “Centro di gravità permanente” che tanto cerchiamo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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