Cultura

Il commissario Lucchesi e l’omicidio «irrisolto»

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Rieccolo Andrea Lucchesi. Ora è commissario, dopo aver dato prova della sua abilità come ispettore della Sezione furti e rapine di Piazza San Sepolcro. Con la promozione arriva anche l’incarico di dirigente della Sezione Omicidi e l’ufficio al secondo piano di via Fatebenefratelli, il cuore della Questura di Milano. Vita nuova per il singolare poliziotto, dall’umore scuro come la sua pelle, creato da Gianni Simoni. L’ex magistrato bresciano, che sforna gialli con ritmata puntualità, dopo aver regalato una serie di storie ambientate nella nostra provincia - protagonisti il commissario Miceli e l’ex giudice Petri - propone ora la terza puntata del filone milanese. Rieccolo, dunque, Lucchesi, "ripulito", uscito dal tunnel di vicende personali dolorose che lo aveva portato a rinchiudersi in uno squallido monolocale in cima ad un vecchio palazzo di via Scaldasole. Lo ritroviamo fin dalle prime pagine alle prese con l’omicidio di una donna bionda e bella, trovata nuda distesa su un plaid di cashmere, in un parco pubblico. Mezzogiorno e 38 gradi all’ombra...

Seguendo le tracce di questa misteriosa signora, Lucchesi incrocerà un’umanità dolente e sorprendente, che lo porterà, alla fine, a non «risolvere» il caso. Ci penserà la vita.

Ma sulla scrivania il neocommissario troverà un altro fascicolo chiuso troppo in fretta. E nei passi dell’inchiesta, incapperà in un terzo omicidio, che altrimenti sarebbe rimasto sepolto in una cantina. Puntiglioso, acuto, testardo, Lucchesi non mollerà la presa. Mai. Aiutato dai fidi Serra e Minniti, che ha voluto portare non sè, e da Lucia Anticoli, suo aiutante ma anche protagonista di una tribolata storia sentimentale. Intanto, anche la sua vita ha una serie di svolte importanti. L’ex moglie vorrebbe riavvicinarsi, ma con intenti non proprio limpidi. La figlia adolescente, che sta sbocciando come un fiore, in lui cerca sostegno e complicità. La psicologa, sua vecchia amica, alla quale si rivolge per chiedere consiglio, gli riserva più di una sorpresa. E la storia con la Anticoli non è per nulla chiusa come poteva sembrare...

Ne esce un romanzo di piacevole lettura, con una puntata anche sui luoghi gardesani di D.H. Lawrence. Nell’intessere l’intreccio giallo, Simoni apre squarci su mediocrità e falsità che costellano la nostra convivenza quotidiana. E il commissario Lucchesi solo in apparenza sembra aver cambiato stile e umore. Alcol, fumo e testardaggine continuano a minare la sua disordinata esistenza.

Claudio Baroni

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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