Cultura

«Il canto delle Sirene» di Fiorin trionfa a Roma

Il terzo romanzo della saga dell'avvocato Angelo Della Morte, nato dalla penna del bresciano Nicola Fiorin primo al premio Tantucci.
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Il primo romanzo, «Lentamente muore», era stato quello dell’esordio di successo. Il secondo, «Il migliore dei mondi possibili», aveva sancito un nuovo consenso di pubblico. Con «Il canto delle sirene», terzo atto della saga dell’avvocato Angelo Della Morte, ora, arriva il primo piazzamento assoluto al prestigioso «Premio Letterario Internazionale Eugenia Tantucci».

Insomma, per il bresciano Nicola Fiorin, autore della trilogia di legal novel tutta ambientata nella Leonessa, il cursus honorum delle belle lettere pare riservare solo sorprese positive. L’ultima più di ogni altra è motivo di soddisfazione per il 38enne avvocato penalista (e vice sindaco di Bovezzo), specie se si considera che a comporre la giuria del premio che ritirerà il 10 dicembre a Roma dalle mani della vice presidente del Senato Linda Lanzillotta, sono figure di assoluto rilievo nel panorama culturale: Elio Pecora, poeta e critico letterario, Vincenzo Cappelletti, già direttore e vice presidente dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, e Antonio Augenti, consigliere della Fondazione Bellonci che ogni anno assegna il Premio Strega.

«É per me una grandissima soddisfazione - commenta Fiorin -. Quando ho iscritto il libro al premio non ho detto nulla neppure al mio editore. Poi ho appreso di essere approdato alla fase finale, e già mi pareva un eccellente risultato. Infine, il primo piazzamento». Inatteso? «Ho sempre creduto in questo libro» non nasconde Fiorin, ma certo si dice entusiasta dell’esito. Specie per un aspetto: «É per me un grandissimo onore rappresentare la mia città, e non solo in termini geografici: la città è presente nel libro, porto con me a Roma un po’ della Leonessa. A partire da quanti, assieme all’editore Arpeggio Libero («che ha creduto in me sin da principio») hanno collaborato al successo della trilogia tutta cui va il mio ringraziamento». g. gal.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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