Cultura

Iginio «The Sweetman» Massari: «Fare il giudice mi diverte»

Quaranta puntate, con concorrenti (gente comune con l’hobby della pasticceria) provenienti da tutta Italia
AA

Gli appellativi più sobri con cui lo designano nel suo mondo è «il Re della pasticceria italiana e internazionale», «il Maestro dei Maestri». Iginio Massari sorride sornione, e si prepara per la messa in onda della sua prossima trasmissione televisiva: «Iginio Massari The Sweetman», nuovo format prodotto da Level 33 e AB Normal, in anteprima tv assoluta su Sky Uno HD da lunedì 27 marzo, dal lunedì al venerdì alle 13,15.

Quaranta puntate, con concorrenti (gente comune con l’hobby della pasticceria) provenienti da tutta Italia, e con qualche personaggio noto, come lo chef Alessandro Borghese, il campione di flair bartender Bruno Vanzan, la showgirl Pamela Camassa, le star della Rete Francesco Sole, St3pNy, Violetta Rocks, iPantellas e altri.

Noi bresciani, siamo abituati a trattare con familiarità il maestro Massari, che nel laboratorio di via Veneto in questi giorni prepara la stagione delle uova e delle colombe. Ci risponde, cortesissimo come sempre, interrompendo per qualche minuto il suo lavoro.
Maestro, fra i concorrenti del nuovo show c’è qualche bresciano?
Sì, ce n’è uno. Ma non posso dirle di più.
Quali sono gli errori che commettono i, pur bravi, dilettanti?
Sono gli errori di chi non conosce una professione. Allora cerco di far capire che quello che conta non è la ricetta, ma il metodo.
Ad esempio?
C’è chi fa lunghi passaggi, quando invece esistono modi per evitare le lungaggini inutili.
Che altro insegna agli aspiranti pasticceri, in realtà impegnati in altre professioni?
La maggior parte dei dolci che loro fanno, sono quelli del sentimento: sono legati a tradizioni di famiglia, o a ricordi personali. Io però non valuto il sentimento, ma il lavoro che è stato fatto. A una signora, ad esempio, ho detto: «Il suo dolce è come il matrimonio: finché i difetti dell’altro sono visti come cose bellissime, dura l’amore. Quando i difetti diventano solo difetti e basta, l’amore è finito.
Anche Lei ha ricordi legati a piatti "del sentimento"?
Certo. Mia mamma aveva un ristorante, e in particolare cucinava una millefoglie, con una crema, che io non sono mai riuscito ad eguagliare.
Qualcosa l’ha colpita particolarmente, nei concorrenti del nuovo show?
Sono rimasto sorpreso dal fatto che il 30% dei giovani porta dolci di stile americano, come la cheesecake.
Lei come vede questo?
Quando ho chiesto ai ragazzi il perché della loro scelta, mi è stato risposto: «Perché mi piace il colore». E questo la dice lunga...
Si diverte a fare il giudice nelle trasmissioni televisive?
Non mi sono mai divertito tanto come in questi anni...
Cosa la diverte di più?
Vedere alcuni personaggi dello spettacolo, che nella loro attività di comici sono spigliatissimi, e che invece davanti a me si bloccano. Ma io - conclude ridendo - sono una persona normale...! 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia