Iginio Massari: «Io, giudice a Masterchef»
«Una gabbia di matti, ma per i concorrenti un'esperienza straordinaria». Parola del bresciano Iginio Massari, miglior pasticciere d'Italia con la sua Pasticceria Veneto secondo la guida del Gambero Rosso, giudice per una notte a Masterchef 2, lo show culinario di Sky Uno che spopola non solo tra gli appassionati di cucina.
I dati d'ascolto lo confermano: a seguire la quarta puntata del talent più adrenalinico della tv mezzo milione di spettatori medi. Che cosa riserverà la puntata numero cinque in onda giovedì dalle 21?
Se per conoscere il nome o i nomi degli eliminati si dovrà attendere la fine del pressure test, possiamo farci regalare subito qualche anticipazione da Massari che nei mesi scorsi (il programma è registrato) è stato invitato a vestire i panni di giudice accanto ai colleghi Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich.
«La prova riguarda la pasticceria, i concorrenti dovranno scegliere un dolce della tradizione, tra cui il panettone, e rivisitarlo, proponendolo sotto un aspetto nuovo. Una prova di una certa difficoltà che non è stata colta in pieno» anticipa Massari. «Ho trovato abbastanza impreparati gli aspiranti chef nella tecnica dolciaria e le mie considerazioni sono state un po' rigide». Giudizi severi richiesti o dettati dalle papille gustative? «La severità con cui i giudici elaborano i commenti non è una finzione, non è richiesta da esigenze di copione e anch'io mi sono espresso in libertà: la cucina esige rigore e precisione». Ecco, che cosa ci vuole, allora per diventare un masterchef? «Principalmente conoscenza della materia, il "quanto basta" non è sufficiente. La base è negli abbinamenti. Un accostamento di elementi acidi dà vita ad un cibo aggressivo, incapace di conquistare i palati. Detto questo le capacità non bastano, ci vuole talento».
All'occhio esperto di Massari non sarà sfuggito chi questo ingrediente ce l'ha per davvero, tanto da poter arrivare al titolo. «Non conosco l'esito della trasmissione, ma posso dire che l'avvocato di Roma (la 41enne Tiziana, protagonista di gustosi battibecchi con Cracco, ndr.) ha delle buone abilità manuali e intellettive, ha come si dice l'intelligenza delle mani che potrebbe portala lontano».
Abilità manuali e «testa» sono i due requisiti necessari per sopravvivere alle prove, una in particolare secondo Massari. «La difficoltà più grande che ho trovato è il tempo: troppo poco. Non solo per cucinare, ma anche per organizzare il lavoro, fin dalla spesa. In dispensa i concorrenti hanno a disposizione una quantità di materie prime impressionante, ma solo pochi minuti per scegliere quelle che serviranno. È necessario avere le idee molto chiare».
La prova televisiva, invece, è stata dura per il pasticciere bresciano? «Non tanto per le telecamere, quanto per la durata della registrazione. Mi avevano detto un paio d'ore, ma dalle 14 si è arrivati fino a mezzanotte e considerando che ero in piedi dall'alba per la pasticceria, devo dire che sì, è stata dura, ma mi sono divertito». A letto presto allora? «Stasera no di certo, sto seguendo Masterchef dall'inizio e non voglio perdermi nemmeno questa puntata».
Cecilia Bertolazzi
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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