«I Luoghi del cuore» Fai: il podio provvisorio nel Bresciano
A meno di due mesi dal lancio del dodicesimo censimento de «I Luoghi del Cuore», promosso dal Fondo per l’Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, la partecipazione di chi ama il patrimonio di storia, arte e natura dell’Italia e desidera salvaguardarlo è straordinaria. Già 450mila voti online e cartacei sono stati raccolti finora (il voto prosegue fino al 10 aprile 2025 su iluoghidelcuore.it e mediante i moduli cartacei scaricabili dal sito): uno dei migliori risultati iniziali mai registrati in vent’anni di programma.
Migliaia di persone hanno segnalato oltre 20mila luoghi e molti si stanno unendo per promuovere la raccolta voti. Al momento la prima regione per numero di voti raccolti finora è la Lombardia, seguita da Puglia e Veneto.
Il podio provvisorio nel Bresciano
I luoghi più votati del bresciano sono la Motonave La Capitanio 1926, che con 4.033 voti si piazza al 12° posto nazionale, seguita da due edifici religiosi di Gussago: la Santissima (1.788 voti – 43° posto nazionale) e la Pieve di Santa Maria Vecchia (1.487 voti – 56° posto nazionale).
Nella top 5 provinciale anche la Chiesa di San Rocco a Collio con 550 voti e la Chiesa dei Morti in Campo a Urago d’Oglio con 283 voti.
L’antico battello del Sebino
La Motonave La Capitanio 1926 è il battello più antico del lago d’Iseo ancora oggi navigante. Lunga 24 metri e larga 4,40, un tempo piroscafo a vapore, è stata costruita nel 1926 a Genova Voltri per la Società di Navigazione a Vapore del Lago d’Iseo. Porta il nome di Bartolomea Capitanio, una religiosa di Lovere, beatificata nello stesso anno. Dismessa nel 1965, fu salvata dalla rottamazione dall’armatore Giovanni Battista Carrara. Nel 2023, l’Associazione «La Capitanio 1926 APS», che sostiene la candidatura della Motonave al censimento Fai, ha avviato un intenso lavoro di manutenzione, con più di 700 ore di volontariato e l’aiuto di professionisti, per celebrare al meglio il suo centenario e continuare a far navigare questo storico veicolo. L’obiettivo è anche quello di formare Il Museo ‘La Capitanio 1926’, che raggiungerà tutti i 16 Comuni del Sebino.
La Santissima
La Santissima rappresenta un complesso domenicano sul colle Barbisone, che sovrasta il borgo di Gussago. La prima attestazione di una chiesa rurale in questo luogo risale al 1460, quando papa Pio II concesse un’indulgenza per il restauro dell’edificio, frutto dell’impegno della comunità locale. Nel 1479 papa Sisto IV la affidò ai Domenicani, che le affiancarono un convento, rendendola un importante centro spirituale e agricolo per oltre tre secoli.
Nel 1797, con il distacco di Brescia dalla Serenissima, il convento venne assegnato all’Ospedale Maggiore bresciano e subì poi diversi passaggi di proprietà, finché nell’Ottocento venne modificato assumendo la forma di castelletto neogotico. Dopo anni di abbandono, nel 1990 sono iniziati alcuni lavori di recupero.
Nel 2006 è stato creato il Parco della Santissima, oggi curato da un gruppo di volontari, e nel 2010 tutto il complesso è stato acquistato dal Comune, che nel 2022 ha avviato nuovi lavori di restauro, tra cui quello degli affreschi dell’abside attribuiti a Paolo da Caylina il Giovane. Il comitato «Santissima nel Cuore», che aveva già partecipato al censimento 2020, torna a far votare il complesso, auspicando la realizzazione di tutti i lavori necessari e per rendere più conosciuto questo luogo identitario per Gussago.
Chiesa dei Morti
Sempre a Gussago, la Chiesa di Santa Maria Vecchia (Chiesa dei Morti) vanta origini altomedievali legate a un antico nucleo longobardo. Dopo significativi interventi nell’XI secolo, l’edificio ha acquisito l’assetto attuale nel 1470, con ulteriori interventi secenteschi. Tra le opere artistiche spicca il «Pulpito di Maviorano», frutto dell’assemblaggio di pilastrini e lastre longobardi dell’VIII secolo, queste ultime ricche di figurazioni di valore simbolico, oltre al cinquecentesco «Polittico del Rosario» di Luca Mombello.
La chiesa viene celebrata saltuariamente ed è aperta per visite su richiesta alla Parrocchia, continuando a svolgere un ruolo vitale nella comunità; versa tuttavia in condizioni preoccupanti: infiltrazioni d'acqua hanno fatto sorgere la necessità di interventi urgenti. Il comitato «Amici della Pieve di Gussago» si impegna attivamente per il recupero di questo bene, promuovendo la manutenzione straordinaria del tetto e il restauro degli affreschi.
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