«I giovani sotto il fascismo»: il video dell'incontro a Librixia

Approfondire le modalità con cui un regime totalitario provò a irreggimentare, con una sistematica azione di indottrinamento, un'intera generazione di italiani, e dare una risposta all’esito catastrofico del conflitto in cui il fascismo portò il paese. Questo l’obiettivo della mostra «I giovani sotto il fascismo - Il progetto educativo di un dittatore» che il Centro Studi Documentazione Rsi di Salò propone dal 2 ottobre al 22 novembre a Palazzo Martinengo a Brescia. 

Il lavoro dei curatori, gli storici bresciani Roberto Chiarini e Elena Pala, è confluito in un catalogo edito dalla Compagnia della Stampa e presentato oggi a Librixia, in un incontro a cui hanno partecipato il vice caporedattore del Giornale di Brescia, Massimo Lanzini, ed Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale.

Dopo il successo, due anni fa, della mostra «Brescia sotto le bombe 1940-1945», i curatori propongono stavolta un originale percorso storico-visivo che ricostruisce e racconta la grande macchina allestita dal regime di Mussolini per forgiare il «nuovo italiano». Lo fanno, oltre che con il catalogo in cui sono raccolti i contributi dei maggiori studiosi italiani del fascismo, anche attraverso oggetti e testimonianze orali dei bresciani e documenti sui giovani vissuti sotto il regime fascista (fotografie, pagelle, divise, vestiti, spille e medaglie delle organizzazioni giovanili, quaderni, libri, giochi, materiale sulle colonie elioterapiche), raccolte durante i Collection Days organizzati in collaborazione con il Giornale di Brescia.