Cultura

I «decenni difficili» del Calini in un libro che celebra i 100 anni della scuola

Il volume da 600 pagine è frutto di un grande lavoro di indagine sugli archivi, «relativi ad anni fitti di avvenimenti spesso tragici»
  • Un libro per celebrare i 100 anni di vita del Liceo Calini
    Un libro per celebrare i 100 anni di vita del Liceo Calini
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Il primo ottobre 1923 con regio decreto nasceva il liceo scientifico Annibale Calini di via Monte Suello a Brescia, che nei suoi primi anni venne ospitato in piazza Tebaldo Brusato e che quest’anno festeggia in grande stile i suoi cent’anni fecondi di vita, durante i quali ha saputo rivestire un «ruolo importate nella vita politica e culturale della città e formarne anche la classe dirigente».  A sottolinearlo è stato il dirigente scolastico Marco Tarolli presentando nel salone Vanvitelliano di palazzo Loggia i numerosi eventi per la celebrazione e soprattutto il libro «Liceo Calini di Brescia 1923-1950: cronache degli anni difficili». Il volume di oltre 600 pagine è frutto di un grande lavoro di indagine sugli archivi, «relativi ad anni fitti di avvenimenti spesso tragici», ma anche una pubblicazione che apre «una prospettiva sul nostro presente».

Durante la presentazione Giulio Toffoli, l’autore del libro pubblicato dalla Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editore, che sarà in vendita negli stand di Librixia, ha raccontato gli sforzi di molti presidi e insegnanti per ottenere laboratori scientifici adeguati alle necessità dell’apprendimento, ha ricordato figure di docenti come quella del botanico e naturalista Agilulfo Preda; ma anche di studenti come Alberto Dalla Volta, cui è stata intitolata l’aula magna, che fu vittima della Shoah a causa delle leggi razziali del ‘38: nel lager fu grande amico di Primo Levi che scrisse di lui in «Se questo è un uomo». Morì ad Auschwitz nel gennaio 1945.

Tra gli intervenuti, in una sala che ha ospitato anche 53 studenti in rappresentanza di ogni classe (molti degli altri seguivano in streaming), erano presenti anche la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti e il presidente dell’Istituto Invalsi Roberto Ricci che ha illustrato alcuni dati, poco confortanti, su dispersione scolastica e livello di conoscenze acquisite in Italia. «Un giovane su 5 si trova o ad abbandonare la scuola o a non avere le competenze minime per il mondo che lo aspetta».

  • I 100 anni del Calini
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Ma la presentazione è stata soprattutto l’occasione per ricordare gli sforzi di molti docenti per tenere accese le speranze di raggiungere il cuore e la mente di ogni studente, a prescindere dalle condizioni socio-culturali di partenza. E il dirigente Tarolli ha affidato parte della sua introduzione alle parole di Hannah Arendt: «L’educazione è il momento che decide se noi amiamo abbastanza il mondo da assumercene la responsabilità e salvarlo così dalla rovina, che è inevitabile senza il rinnovamento, senza l’arrivo di esseri nuovi, di giovani».

Nella stessa giornata la Provincia ha inaugurato la nuova palestra del Liceo. Dopo i tornei sportivi degli studenti e le esibizioni del Calini Ensemble, nel pomeriggio la presentazione  alcune iniziative particolari tra cui: #CALINI100: una rassegna di profili di caliniani - ex presidi, ex docenti ed ex alunni - che si sono realizzati nei più diversi ambiti professionali. Ospite di rilievo l’ingegnera aerospaziale Anthea Comellini.

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