Cultura

I Coma_Cose in piazza Loggia, con saluto commosso di «Lama» a Brescia

Dopo la data annullata a luglio, il duo ha portato sul palco la tappa del tour «Un meraviglioso modo di incontrarsi»
COMA COSE IN PIAZZA LOGGIA
AA

Le brezze di settembre sono giunte, agosto non morsica più. Uno degli ultimi colpi di coda dell'estate l'hanno regalato i Coma_Cose, che in Piazza Loggia hanno pagato pegno per l'appuntamento del Brescia Summer Music annullato a luglio.

È «Un meraviglioso modo di incontrarsi», titolo del tour del resto, lo spettacolo di Francesca «California» Mesiano e Fausto «Lama» Zanardelli, che offrono ad un affettuosissimo pubblico un concerto nutrito, buona vetrina sul repertorio del duo.

  • I Coma_Cosa in piazza Loggia con il tour «Un meraviglioso modo di incontrarsi»
    I Coma_Cosa in piazza Loggia con il tour «Un meraviglioso modo di incontrarsi»
  • I Coma_Cosa in piazza Loggia con il tour «Un meraviglioso modo di incontrarsi»
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Si inizia dalle «Fondamenta» dei Coma_Cose, un ritorno alle origini con le vibrazioni rap di «Jugoslavia», «Deserto», «Granata» o l'aggressività di «Beach Boys distorti»; pezzi freschi e scanzonati che nella loro ruvidezza fanno subito breccia nella platea. La ballad «Chiamami», dall'ultimo disco «Un meraviglioso modo di salvarsi», viene cantata a squarciagola, mentre l'atmosfera soffusa di «Anima lattina» prepara alla «Nostralgia» de «La canzone dei lupi» con le sue sonorità ampie ed emozionali. Vibes psichedeliche e ali luminose sulle spalle di California invece per «Odio i motori». Lei e Lama hanno un bellissimo affiatamento, tanta l'energia anche se un po' a discapito della voce, che qua e là ha qualche flessione. Ottima la band che dà un bel tiro ai pezzi con la botta semi-metallara di «Franch Fries», la cavalcata rock di «Napster», il punk di «Novantasei».

L'attesissimo cavallo di battaglia «Fiamme negli occhi» incendia i presenti, poi arriva il saluto commosso di Lama alla città. Il cantante bresciano si siede al pianoforte per «Zombie al Carrefour», poi fuori le luci dei cellulari per «Pakistan». La sanremese «L'addio» viene introdotta facendo cantare il ritornello a un pubblico ben preparato che si gode tutti i brani. Ci si avvia alla conclusione con l'inno «Mariachidi», l'aria estiva dell'ultimo singolo «Agosto morsica», l'impatto sonoro di «Via gola» e «Squali». Il finale punta ad emozionare: azzeccata la ballad «Mancarsi», piazzata a puntino la trascinante «Post Concerto», un po' sbavata invece la dolce «Sei di vetro», che però resta... un meraviglioso modo di salutarsi.

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