Cultura

H.E.R, la malìa di un’artista fantasmagorica e da Oscar

A «Tener-a-mente» l’unica tappa italiana del tour internazionale della cantautrice
Pluripremiata. H.E.R. // FOTO ARTWORK
Pluripremiata. H.E.R. // FOTO ARTWORK
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C’è l’ultimo appuntamento estivo del Festival «Tener-a-mente» e arriva il momento per il pubblico italiano di far conoscenza con la fantasmagorica H.E.R, la quale approda a Gardone Riviera per l’unica data tricolore del suo tour internazionale.

Sul palco vista lago del Vittoriale, la cantautrice californiana dal curioso nome d’arte (all’anagrafe è Gabriella Sarmiento Wilson) si esibirà questa sera, lunedì, alle 21.15, portando in dote un carisma interpretativo che viene considerato stupefacente, anche in rapporto alla giovane età.

L’artista

Classe 1997, H.E.R. è tra i migliori esponenti della scena di rhythm ’n blues contemporaneo, come confermano i numeri della sua pur breve carriera: cinque Grammy Awards su ventuno candidature ed oltre otto milioni di copie vendute, tra singoli e album, solo negli Stati Uniti. Il primo approccio dell’artista afroamericana (con ascendenze latine) al mondo dello spettacolo risale al 2009, quando è soltanto dodicenne, con la partecipazione al talent show "The Next Big Thing", dove si esibisce con il nome di Gabriella, quello di battesimo.

Da quattordicenne, invece, firma il primo contratto con la RCA e sceglie il nome d’arte H.E.R, acronimo di «Having Everything Revealed» (Avendo Svelato Ogni Cosa) con il quale pubblica - tra il 2016 e il 2017 - i tre ep della raccolta «H.E.R.»: un esordio straordinario che le permette di farsi notare a livello planetario, grazie ai numerosi riconoscimenti ricevuti dai più importanti media mondiali che la annoverano nella lista dei performer R&B da ascoltare e conoscere nell’anno 2017.

Due anni più tardi, ella pubblica l’ellepì d’esordio «I Used To Know Her», e nel frattempo collabora con artisti di gran fama (tra cui Daniel Caesar, Chris Brown, Ed Sheeran), esibendosi nei più importanti festival musicali, da quello di Coachella al Rock in Rio. Nel 2020, H.E.R. ottiene cinque nomination ai Grammy Awards, oltre a vincere gli MTV Video Music Awards con il brano «I Can’t Breathe» - uno straziante urlo di dolore e di protesta scritto sulla scia dell’omicidio di George Floyd - e i Soul Train Music Award nella categoria "artista femminile R&B e Soul".

L’Oscar

Nel 2021 un ulteriore step del suo percorso, quando H.E.R. si accaparra addirittura un Oscar per la miglior canzone originale: è «Fight For You», soul ritmatissimo e pezzo di punta della colonna sonora di «Judas and the Black Messiah», diretto da Shaka King.

Nello stesso anno, H.E.R. pubblica «Back of My Mind», album che lascia intravedere il suo lato più intimo: impreziosito da una produzione eccellente, è un disco variegato e poliedrico - intriso di melodie complesse e con arrangiamenti esuberanti - che spazia dalla black music più tradizionale a suoni attuali come la trap, accompagnati da testi carichi di tensioni culturali e sociali, tra Black Lives Matter e Women Empowerment.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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