Cultura

«Gli gnari di Brixia», la graphic novel ambientata a Brescia e ispirata al Falco d’Italia

È stata presentata al Museo del Risorgimento in Castello dal suo autore Mirko Perniola
  • Mirko Perniola presenta «Gli gnari di Brixia»
    Mirko Perniola presenta «Gli gnari di Brixia»
  • Mirko Perniola presenta «Gli gnari di Brixia»
    Mirko Perniola presenta «Gli gnari di Brixia»
  • Mirko Perniola presenta «Gli gnari di Brixia»
    Mirko Perniola presenta «Gli gnari di Brixia»
AA

«Sto per contarve una historia ke non la sa gnanca Alesandro Barbero»: no, nemmeno lo storico, divulgatore e idolo delle masse Alessandro Barbero conosce questa storia, che invece Mirko Perniola sa molto bene, tanto da metterla nero su bianco. Anzi, colori su tavola, sceneggiando le vignette.

«Gli gnari di Brixia», graphic novel a cura di Artigiani delle Nuvole ambientata a Brescia e ispirata al Falco d’Italia, è stata presentata al Museo del Risorgimento in Castello dal suo autore insieme a Ilaria Bignotti, curatrice della maratona «Saturday Art Book Fever» di Fondazione Brescia Musei per Librixia, e a Marco Merlo (oplologo e conservatore del Museo delle Armi Luigi Marzoli). Parla di una leggenda, quella che vuole Brescia fondata da Ercole, e fa parte di una serie a fumetti, «Anno Domini». Nata nel 1999 da una passione di Perniola, conta già tredici numeri, ognuno ambientato in una città diversa o legato a un particolare personaggio storico. Questo è il quattordicesimo.

I «gnari» disegnati e descritti da Perniola (che si muovono in un Castello riconoscibile seppur in veste antica) devono affrontare il truce vescovo Abacchione. E con loro i protagonisti della serie, Costanza e Rainulfo. All’interno trovano poi spazio anche delle storie collaterali, come per esempio la nascita dell’inimicizia tra Brescia e Bergamo.

L’incontro con Pernioli è stata occasione anche per capire quale sia (se c’è) la differenza tra graphic novel e fumetto. «Graphic novel è un termine che fu coniato negli anni Settanta per sottolineare una differenza tra alcuni fumetti e quelli dedicati ai supereroi. In Italia però non era come gli Stati Uniti. Nelle riviste, anche a puntate, c’erano quelle che oggi si chiamerebbero graphic novel. Gli autori lavoravano a quelle, pubblicando poi anche i fumetti più popolari. La differenza non è il contenitore, ma il contenuto. La qualità la fa chi ci lavora, come nel cinema o nel teatro. Ci sono fumetti di altissima qualità, anche se sono storie di una serie e non propriamente graphic novel».

«Gli gnari di Brixia» (66 pagine, 15 euro) è disponibile nei bookshop di Fondazione Brescia Musei in Castello e al Museo di Santa Giulia, oltre che nelle fumetterie.

Icona Newsletter

@I bresciani siamo noi

Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato