Cultura

Giovanni Allevi: «Io, un’inspiegabile anomalia della musica»

Parla il compositore che l’11 febbraio farà tappa al Gran Teatro Morato col «Piano solo Tour»
Giovanni Allevi sulla copertina del suo ultimo album  © www.giornaledibrescia.it
Giovanni Allevi sulla copertina del suo ultimo album © www.giornaledibrescia.it
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«Rappresento un’inspiegabile anomalia nel mondo della musica». Così Giovanni Allevi racconta se stesso, il nuovo disco «Estasi» appena pubblicato, la capacità di essere riuscito a portare la musica classica a un pubblico vasto ed eterogeneo. «Il mio successo - approfondisce il pianista e compositore - dipende dal fatto che molte anime belle si sono messe sulla stessa lunghezza d’onda delle mie note, ma il nostro resta un rapporto clandestino con il mondo esterno». Di mainstream, però, non vuole sentire parlare.

«La mia non è certo musica di largo consumo, è il risultato di una ricerca estenuante, perché la vera bellezza costa fatica. Il mio obiettivo non è arrivare a tutti, ma sondare il mistero dell’essere umano». Il mainstream, dice togliendosi qualche sassolino dalla scarpa, «è tutta quella musica che fa compagnia e che finisce per essere omologata rispondendo a schemi ben precisi. I miei brani non passano alla radio? Non è una mia preoccupazione e ne vado anche vagamente orgoglioso».

«Estasi» (etichetta Bizart/distribuzione Artist First) è la summa del pensiero del maestro, un disco di pianoforte solo, che arriva a distanza di due anni da «Hope». Undici tracce che mettono in evidenza una ricerca di scrittura introspettiva, di sperimentazioni ed originali intuizioni melodiche e ritmiche. «"Estasi", dal greco "uscire fuori da sé", per indicare l’espansione dello spirito per guadagnare una dimensione più ampia», spiega Allevi, che lega il disco anche alla pandemia, «quando la perdita della normalità ci ha portato a un’espansione della mente, a rompere le catene dell’omologazione». L’ispirazione nasce da un episodio che l’artista ha vissuto a Roma, l’anno scorso dopo aver contemplato la statua di Santa Teresa d’Avila del Bernini. «Il cuore ha preso a battermi all’impazzata e ho perso i sensi, rompendomi anche una costola. Da allora ho avuto un’unica ossessione, raccontare in musica questa esperienza, per poterla condividere al di là delle parole».

Tra le undici composizioni, si snodano temi contemporanei, come la riflessione sul destino della Terra contenuta in «Our Future», il cui video è presentato a Glasgow nei giorni della Cop26, grazie alla collaborazione con Earth Day European Network, che lo vede coinvolto come Ambassador; o l’omaggio alle donne guerriere di Woman Warrior. A favore delle donne. «Le donne sono discriminate, fanno una fatica tripla rispetto agli uomini e sul lavoro, a parità di bravura, sono retribuite la metà - sottolinea Allevi -: tutto ciò è insostenibile, soprattutto perché sono il principio cardine su cui si fonderà la società del futuro. Se, come dice qualcuno, ci sono differenze di genere, queste sono a favore delle donne».

Da Roma, il 1 gennaio 2022, partirà il nuovo tour europeo, che toccherà anche Brescia: Allevi approderà al Gran Teatro Morato, via San Zeno 168 in città, l’11 febbraio alle 21,15 con il «Piano solo Tour». Biglietti da 31 a 48 euro; prevendite su Ticketone e Ticketmaster.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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