Cultura

Franca Ghitti torna a casa, presto le sue opere all’ex Conventone

A Darfo aranno esposti sculture in legno, pannelli in ferro, una meridiana alta due metri, disegni e studi
L’artista camuna ha trasformato in arte gli insegnamenti appresi dai maestri del ferro
L’artista camuna ha trasformato in arte gli insegnamenti appresi dai maestri del ferro
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Franca Ghitti è pronta a tornare a casa. Dopo anni di trattative, l’Amministrazione comunale di Darfo Boario Terme è riuscita a stipulare un accordo con la Comunità Montana e la Fondazione «Archivio Franca Ghitti» per dedicare un museo alla più grande artista contemporanea della Valle Camonica. Lo spazio espositivo prenderà forma nell’ex Conventone di via Quarteroni, nei locali che verranno lasciati liberi dal liceo musicale (che si trasferirà non appena la provincia di Brescia sistemerà l’ex asilo al Cappellino), su una superficie di 500 metri quadrati. 

Il progetto

Grazie all’accordo raggiunto con la Fondazione presieduta da Maria Luisa Ardizzone, erede universale di Franca Ghitti, al Comune di Darfo entro la fine dell’anno verranno date in comodato d’uso trenta opere, tra cui sculture in legno, pannelli in ferro, una meridiana alta due metri, disegni e studi per vetrate. La Valcamonica le rende omaggio con un museo che, secondo gli accordi, dovrà garantire la conservazione, la ricerca, la valorizzazione, lo studio della sua opera e la conoscenza della sua vita a dieci anni dalla sua scomparsa. Franca Ghitti in valle è nata due volte: la prima quando è stata messa al mondo e la seconda come artista quando è tornata in Italia negli anni Settanta rivisitando linguaggi ormai emarginati, legati alle vecchie tradizioni di lavoro nelle fucine camune. Entro il 2024 dovranno essere effettuati i lavori di adeguamento degli ambienti ed entro il 2026 le sue opere saranno donate definitivamente al museo. Il chiostro dell’ex convento sarà intitolato a Franca Ghitti, mentre la biblioteca custodirà i libri e i documenti dell’artista mettendoli a disposizione dei ricercatori e degli appassionati di arte contemporanea.

Tornare in Val Camonica

L’intesa siglata tra gli enti pubblici camuni e la Fondazione «Archivio Franca Ghitti» prevede che entro maggio di quest’anno l’Amministrazione comunale individui le risorse economiche necessarie per realizzare il nuovo spazio espositivo. Tornata in Valle Camonica, osservando i maestri del ferro all’opera, l’artista camuna trasformò lo scarto che cadeva per terra in un alfabeto nuovo. Quello stesso alfabeto che presto sarà possibile leggere all’interno del museo a lei dedicato e che sancirà il ritorno a casa della sua arte, patrimonio materiale ed immateriale della sua terra.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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