Festa alla Oz, con pirlo e selfie per il Milanese Imbruttito
«Sono sotto l’effetto di un pirlo "sbagliato". Amici bresciani mi hanno detto che non avrei potuto entrare nella vostra terra senza berne uno», è l’esordio dell’attore e comico Germano Lanzoni, sbarcato ieri alla Multisala Oz, con Laura Locatelli ed Elia Moutamid, regista e attore bresciano che ha partecipato al film, per incontrare il pubblico prima della proiezione di «Mollo tutto e apro un chiringuito», approdo cinematografico, appena uscito in sala, de Il Milanese Imbruttito.
Nato come pagina social nel 2013 per iniziativa di tre giovani che volevano ironizzare su usi, costumi, linguaggio e abitudini dei Milanesi, si è trasformato in brand e agenzia creativa, seguito da tre milioni di persone sui vari canali. Ora è arrivato sul grande schermo, sempre con il volto di Lanzoni, che già lo interpreta nei video icona dei social.
La produzione conta cinque registi, ovvero Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella, Davide Rossi, componenti de Il terzo segreto di Satira, con cui Lanzoni lavora, numerosi autori e la collaborazione dei tre fondatori del marchio Tommaso Pozza, Marco de Crescenzo e Franco Marisio. Nel cast anche Paolo Calabresi, Claudio Bisio, Elettra Lamborghini, Valerio Airò. Lanzoni è nato proprio a Milano. Il Milanese imbruttito è il tipico milanese moderno, concentrato sul lavoro, cinico e sarcastico. Ed è a suo modo «un omaggio alla mia Milano. Permette a noi milanesi di fare autoironia», racconta Lanzoni. Ad ispirarlo, confida, il padre, «per la fantasia, la goliardia e la fisicità» e il fratello «soprattutto nel modo di parlare».
Nel film il Milanese Imbruttito è un dirigente di spicco di una grande multinazionale, con moglie adeguata al ruolo, figlio adolescente che ragiona già in termini di profitto, appartamento e ufficio nei grattacieli più nuovi e alti di Milano. Fino a quando l’affare della sua vita sfuma, e lui va in crisi e in depressione e per uscirne si lascia trascinare nell’acquisto di un chiringuito in Sardegna. La "f" di fatturato è uno dei suoi mantra. «E voi a Brescia ne sapete qualcosa», sorride l’attore. Lanzoni non si sottrae al rito dei selfie, strappa al pubblico bresciano pronto a vedere la pellicola più di una risata e saluta, invitando a pronunciare in coro: «Taac!», intercalare per eccellenza de Il Milanese Imbruttito.
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