Cultura

Fabio Volo torna a «Le Iene»: «Sono un nostalgico»

Due prime serate, la domenica alle 21.25 e il martedì alle 21.10, con una durata ridotta, un paio d’ore al posto delle oltre 3 solite
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Ritorno da conduttori, con un po’ d’ansia dichiarata, del bresciano Fabio Volo, di Pif, e della new entry Geppi Cucciari - reduci da anni di successi cinematografici, televisivi o di scrittura - marcano la nuova edizione, la 19ª, de «Le Iene», che torna e raddoppia da stasera su Italia 1.

Due prime serate, la domenica alle 21.25 e il martedì alle 21.10, con una durata ridotta, un paio d’ore al posto delle oltre 3 delle serie passate.
Comici, intellettuali, giornalisti, autori di libri, Volo e Pif devono molto alla trasmissione di Davide Parenti. E così hanno deciso di tornare, anche assumendosi i rischi di un deja-vu. L’ideatore e capo progetto de «Le Iene» ha costruito un formato agile e snello, che - in 14 settimane e 28 puntate - non vuole affastellare contenuti, ma cerca una riconferma dei fidelizzati, ma anche un aumento di pubblico che guardi l’intero programma invece di saltare qua e là col telecomando.
E così nei festivi l’ubiqua Geppi sarà affiancata da Miriam Leone e da Volo. Mentre il martedì, da Pif e dalla bresciana Nadia Toffa, promossa conduttrice anche se lavorerà ancora come inviata.

L’impianto sarà ricco di servizi e inchieste: «senza fermarsi davanti a nulla, come sempre», è stato spiegato - in una conferenza stampa all’insegna dell’autoironia -, in cui si è accennato anche al "Family Day" e alle polemiche che sta creando, di cui «Le Iene» si dovrebbero occupare.

 Al debutto una sorta di gara dei brutti - «Mister orribile» -, a cui stasera parteciperanno simpaticamente due conduttori televisivi.
«Non conta mai se hai scritto otto libri giusti, conta quello che va male - dice Fabio Volo -. Allora si dovrebbe smettere di far tutto. Io invece sono un nostalgico e spero di dare maturità e qualità». «Porto energia, voglio disorientare, rallegrare - ha concluso Geppi Cucciari -, trovate voi gli aggettivi: li sposo tutti».

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