Cultura

Esce «La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia», di Mattotti

Il 7 novembre nei cinema il film d'animazione di Lorenzo Mattotti. Tra i doppiatori, Andrea Camilleri, con Toni Servillo e Antonio Albanese
La locandina del film La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia
La locandina del film La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia
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Forse il valore aggiunto de «La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia», film d’animazione di Lorenzo Mattotti in sala dal 7 novembre con Bim, è l’inconfondibile voce rauca da fumatore accanito di Andrea Camilleri, recentemente scomparso. È lui il vecchio e saggio orso. Ma il film, già a Cannes per l’Italia nella sezione Un Certain Regard, non ha certo bisogno di alcun sostegno grazie alla bravura di Mattotti, maestro di quella che viene definita la nona arte. E se ancora non bastasse, la storia, andata in libreria nel 1945, è a firma di Dino Buzzati con tanto di suoi disegni. 

Con le voci italiane di Toni Servillo, Antonio Albanese, Alberto Boubakar Malanchino, Beppe Chierici, Roberto Ciufoli, Nicola Rignanese, Mino Caprio, Corrado Guzzanti (nel ruolo di Salnitro), La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia racconta di Leonzio, il Grande Re degli Orsi, che nel tentativo di ritrovare il figlio da tempo perduto e di sopravvivere ai rigori di un terribile inverno, decide di condurre il suo popolo dalle montagne fino alla pianura, dove vivono gli uomini. Grazie al suo esercito e all’aiuto di un mago, riuscirà a sconfiggere il malvagio Granduca e a trovare finalmente il figlio Tonio. Ben presto, però, Re Leonzio si renderà conto che gli orsi non sono fatti per vivere nella terra degli uomini. Nonostante una serie di prove di coraggio contro altre tribù e spaventosi mostri, gli orsi finiscono per farsi contagiare dai difetti degli uomini: l'egoismo, la lussuria, la pigrizia, finché a pagare per tutti sarà proprio Re Leonzio, che sul letto di morte chiede ai suoi un ultimo sacrificio: abbandonare l’umanità e tornare tra i monti, dove è il loro destino, al riparo dai vizi che li hanno corrotti. 

«Cercavo una figura carismatica - spiega Mattotti, nato a Brescia e residente da anni a Parigi - e ho pensato subito a Camilleri. Siamo così andati a casa sua con tutta l’attrezzatura e lui si è davvero divertito. Tanto che alla fine ha detto: tutto qui?». Per il disegnatore la favola degli orsi «non invecchia e ha un valore universale, come è per tutti i classici». E proprio venerdì 8 novembre Mattotti sarà a Brescia, al cinema Moretto, per presentare il film alle 21 (biglietto 7,50 euro). Per Toni Servillo «è stato un onore accettare questo doppiaggio e partecipare a questo film pieno di poesia e letteratura, guidato da un regista che definisco a tutti gli effetti un pittore». Come si doppia un personaggio? «Si recita un po’ in maschera e poi occorre tanta immaginazione», conclude l’attore».

 

 

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