Emilio Isgrò e Grazia Varisco in Valcamonica: torna la rassegna d’Ada

Arte, design e architettura saranno protagonisti della sesta edizione della kermesse camuna che mette in dialogo il territorio con nomi illustri del panorama nazionale
L'artista Emilio Isgrò - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
L'artista Emilio Isgrò - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
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Cinque talk, per aprire nuovi sguardi e visioni sul mondo delle arti visive, con ospiti quali Emilio Isgrò, Mario Cristiani, Gianni Biondillo, Grazia Varisco e Sara Ricciardi, e la mostra «Mille papaveri rossi», installazione d’arte e sound design composta da un originale allestimento di mille papaveri rossi di latta, fiori futuristi e la sonorità «Intonapapaveri».

È il ricco menù della sesta edizione di d’Ada, la rassegna di arte, design architettura in programma dal 5 settembre al 4 ottobre in Valcamonica, un nuovo modo per mettere in dialogo il territorio, il patrimonio artistico e alcuni nomi illustri del panorama culturale italiano. Sarà un viaggio –hanno assicurato ieri i promotori nel corso della presentazione dell’iniziativa – alla scoperta di esperienze trasversali, capaci di unire generazioni diverse, accomunate dalla passione per l’arte contemporanea.

Il programma

Si parte il 5 settembre alle 20.15 a Borgo Glazel a Piancogno con Mario Cristiani, fondatore di Galleria Continua e presidente dell’associazione Arte Continua, che dialogherà con Nicolas Ballario, conduttore di Sky Arte, per narrare l’esperienza della Galleria e approfondire il tema dell’arte pubblica.

Si passa poi all’11 settembre alle 21 al Garden di Darfo, alla presenza dell’artista Grazia Varisco, protagonista della scena contemporanea italiana e figura centrale dell’arte cinetica e programmata.

Il 20 settembre alle 21, sempre al Garden, uno degli appuntamenti clou della rassegna, per l’anteprima del docufilm «Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole» del regista Davide Bassanesi, frutto di un «pedinamento paziente e discreto che consente allo spettatore di penetrare il processo creativo di Isgrò». In sala ci sarà lo stesso Isgrò insieme a Roberto Pisoni, Gianluigi Trovesi, Marco Bazzini e Bassanesi.

Cinque giorni dopo, il 26 settembre alle 21 al Giardino di Breno, a intervenire sarà lo scrittore e architetto Gianni Biondillo, per parlare della narrazione d’arte. Ultimo atto il 4 ottobre alle 21 nella Tadini di Lovere, con una delle designer italiane più riconosciute a livello nazionale e internazionale: Sara Ricciardi.

La mostra

La vernice di «Mille papaveri rossi» sarà invece sabato 14 settembre alle 10.30 in castello a Breno, con visita guidata con i curatori (nel pomeriggio alle 15 e domenica alle 10.30 e 15 visite con il Fai Valcamonica). La mostra è curata da Eletta Flocchini, che è anche direttrice artistica di d’Ada, e Romano Frassa: è dedicata al sogno di Gherardo Frassa, creativo d’adozione milanese ma camuno d’origine, nel decennale della scomparsa. L’allestimento, oltre al ricordo delle vittime di guerra, è un’occasione per sottolineare la funzione dell’ambiente e del paesaggio come elemento da valorizzare e tutelare nel contesto del castello di Breno.

Un’installazione sonora

L’atmosfera fiabesca della mostra sarà amplificata dall’installazione sonora «Intonapapaveri», curata dal sound artist Sergio Maggioni (Neunau), col supporto del liutaio Gabriele Poli e del fabbro Luigi Bettoni (nel parco del castello).

Tutti gli incontri sono accreditati dall’Ordine degli architetti di Brescia e sono gratuiti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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