Elio: gasato di suonare al Vittoriale
Demenziale sarebbe immaginarselo ridanciano e dissacrante anche al telefono, dove invece mostra il suo lato colto, quasi aulico (chissà cosa ne penserebbe Mangoni...). Quella di Elio non è una seriosità dovuta all’assenza delle «sue» Storie Tese (mica possono stare tutti davanti al ricevitore...). È proprio fatto così, un musicista consapevole in equilibrio tra le aspirazioni artistiche elevate ed il ruolo di frontman degli Elio e le Storie Tese, attesi sabato, al Vittoriale di Gardone Riviera per il Festival «Tener-a-Mente» (inizio dello spettacolo alle 21.15, ancora disponibili biglietti per la platea laterale numerata, al costo di 35 euro u più prevendita, e di gradinata libera, a 30 euro u più prevendita; info: www.anfiteatrodelvittoriale.it).
Siete un po’ emozionati all’idea di suonare al Vittoriale?
Direi piuttosto gasati, soprattutto perché saremo nella casa di uno dei più grandi poeti italiani. Noi siamo tutti appassionati di storia e cultura quindi siamo contenti di esibirci in simili contesti.
Proporrete essenzialmente «L’album biango», vostro ultimo cd?
Faremo sicuramente qualche canzone del disco, ma non certo per promuoverlo. Siamo probabilmente il gruppo più scaricato illegalmente da internet, così come, agli inizi, eravamo il più registrato (ai tempi delle mitiche cassettine, ndr). Per cui, nei concerti pensiamo a suonare per divertirci, provando a fare cose nuove.
L'intervista completa a Elio firmata Rosario Rampulla sul Giornale di Brescia di giovedì 11 luglio
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