Dopo il GF nel futuro di Marcello c'è una "croissanterie"

Dopo l'avventura del Grande Fratello, che gli ha regalato il secondo posto, il fornaio originario di San Pancrazio di Palazzolo sull'Oglio e residente a Cividino (Bg) Marcello Torre Calabria, pensa al futuro.

Marcello, pur bruciato sul filo di lana, ha vinto egualmente tantissimo. È riuscito grazie alla semplicità da fornèr a farsi selezionare tra 90mila, a perseverare nella Casa per ben 99 giorni, a superare i tranelli di gioco di altri 24 sfidanti, a restare in corsa nonostante le nomination facendosi benvolere dai telespettatori.

Certo che il clima nella notte del rientro, sul pullman con 55 irriducibili fan bresciani e bergamaschi che all'alba di lunedì erano partiti da Castelli Calepio dove vive Marcello, per essergli vicino a Cinecittà, era anche di malcelata delusione. "È stata una brutta sorpresa - dice Mauro -, in molti erano dalla parte del nostro concorrente: da Signorini alla Gialappa's, dai lombardi ai napoletani di Gianluca, l'altro arrivato alla finale con Cristina".

Ieri, martedì, nel "day after" del reality Marcello risponde: "Sono stanco, ho dormito solo due ore, ma sto bene. In tutta sincerità credevo di vincere, perché una volta tanto pensavo positivo. E gli altri ragazzi me lo continuavano a ripetere. Soprattutto quando gli inni dei miei tifosi prima della diretta sono giunti fin dentro la Casa e Ferdi mi ha detto: "Ma quante persone, ti vogliono bene!". Ma sono contento che abbia vinto lui. Io ho ottenuto altre vittorie dentro la Casa: mi sento cambiato e cresciuto. Se penso che il terzo giorno volevo uscire! Invece ho resistito e verso la fine, ero addirittura contento quando mi arrivavano battute per mettermi in crisi. Meglio, pensavo, così mi alleno e divento più forte. Nel GF non c'è niente di finto. E scrivete a caratteri cubitali "Marci ringrazia di cuore chi lo ha sostenuto"".

A quando il rientro nella tua casa vera? "Non so nulla, nemmeno cosa farò domani. Ma per il futuro voglio una croissanterie, però devo studiare un po' da pasticciere. Devo stare con i piedi per terra".