Cultura

«Dolci acque»: alla Rocca di Manerba le riprese di Grazioli

Il giovane regista al lavoro per un corto sull’estate particolare di due ragazzi
Prime immagini di «Dolci acque» del bresciano Luca Grazioli - © www.giornaledibrescia.it
Prime immagini di «Dolci acque» del bresciano Luca Grazioli - © www.giornaledibrescia.it
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Risuona l’eco della poetica di Petrarca nel titolo del cortometraggio «Dolci acque», che il giovane e promettente regista bresciano Luca Grazioli si appresta a girare tra panorami e architetture del Lago di Garda. Chiare, proprio come le acque cantate dal poeta, sono le idee del ventiquattrenne diplomato alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano, che ha scelto location evocative, pronte a mettere in luce l’eterna e travagliata relazione tra natura e cultura.

«È la storia della relazione fatta di piccoli gesti fra Renzo e Monica - spiega il cineasta - che trascorrono l’ultima estate prima dell’inizio dell’università nella casa dei genitori della ragazza». Prenderà vita nell’ambientazione naturale della Rocca di Manerba, osservata anche dalla prospettiva d’una villa degli anni Cinquanta di Portese: Casa La Scala, progettata da Vittoriano Viganò per l’amico scultore e architetto André Bloc (fondatore nel 1930 della rivista "L’Architecture d’Aujourd’hui"), una struttura in cemento armato ravvivata da ampie vetrate, annoverata nella sezione Beni Culturali del sito della Regione Lombardia sottolineandone l’ispirazione alla Casa Kaufmann di Frank Lloyd Wright - nota anche come Casa sulla Cascata, capace di stregare anche Hitchcock.

Non è al maestro del brivido, tuttavia, che guarda Grazioli, cultore della commedia all’italiana, che già nel suo pluripremiato «Donne senza uomini» ha dimostrato rigore estetico e abili doti narrative, facendo riecheggiare nel nome del protagonista maschile, Marcello, i tormenti del Mastroianni de «La dolce vita». Ed ecco lo stesso aggettivo, pronto a riannodare il filo della poetica in «Dolci acque» - corto che verrà prodotto da Albatros Film e Oki Doki Production e poi distribuito da Pathos Distribution - traslando l’azione nel 1981. «Fu un anno emblematico - spiega il regista - segnato dall’addio ai fasti della commedia all’italiana e dalla morte di Rino Gaetano, artista che nei suoi brani ha cantato gli stessi temi sociali sollevati dal cinema, attraverso una simile modulazione di toni tra ironia e dramma». Le riprese sono fissate per il prossimo settembre, mentre è in corso un crowdfunding sulla piattaforma Kickstarter per sostenere parte delle spese di produzione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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