Cultura

Dire Straits Legacy, l'esaltante dream team del rock

Della formazione originaria non c’è nessuno, eppure il sound è quello giusto e la scelta dei brani pure
  • I Dire Straits Legacy al Morato
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AA

Nostalgia canaglia. Ricordi intrisi di suggestione scorrevano a fiumi, ieri al Gran Teatro Morato, tra le note quasi sempre ineccepibili di un dream team abituato da anni a rinverdire la leggenda dei Dire Straits, una band che ha impregnato di rock-blues dalla marcata originalità e dalla spiccata personalità gli anni dal 1977 al 1995.

Della prima formazione dei Dire Straits (Mark Knopfler a voce e chitarra, David Knopfler alla chitarra, John Illsley al basso, Pick Whiters alla batteria) nei Dire Straits Legacy non c’è nessuno. Eppure, se il suono appare compiutamente simile a quello del quartetto britannico, è perché alcuni membri dei DSL sono stati per un certo periodo parte effettiva della band originale.

Gli oltre ottocento spettatori sembrano soddisfatti e alcuni di essi arrivano sotto il palco per far sentire il proprio calore e accompagnare i bis, dominati dalla magnifica malinconia di una poesia pacifista come «Brothers in Arms» e dalla sempreverde «Money For Nothing».

La recensione completa sul Giornale di Brescia in edicola oggi, scaricabile anche in formato digitale.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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