Cultura

Diario d’un medico del Cinquecento in Queriniana

Angelo Brumana ha decifrato le postille di Simon Lazius e di suo figlio Wolfgang
«Almanach nova», Biblioteca Civica Queriniana - © www.giornaledibrescia.it
«Almanach nova», Biblioteca Civica Queriniana - © www.giornaledibrescia.it
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«Nascitur filus meus mense illo die 30 hora 15 minutis 38 cuius nomen est Wolfgangus»; «asma. Dolor capitis. Pustule»; «pustule, febris, dolor capitis mirabili. Disenteria»; «eclypsis lune»; «Moritur Matheus Heroberger». Sono queste alcune delle frequentissime note manoscritte che si leggono lungo i margini dell’«Almanach nova», calendario mensile compilato dall’astronomo e matematico Johann Stöffler, nell’edizione Venezia, Petrus Liechtenstein, 1507 conservato nella Biblioteca Queriniana.

Il mistero di quelle affascinanti postille è stato brillantemente risolto dal validissimo studioso Angelo Brumana, che le ha decriptate, edite e corredate di un saggio introduttivo, in cui rivela il volto di chi le scrisse («Il Diario di Simon Lazius. Ricerche sulla biblioteca di Simon e Wolfgang Lazius», Travagliato, Edizioni Torre d’Ercole, 2019, 257 pagine, 30 euro).

Questi risponde al nome di Simon Lazius (1485-1532), illustre medico e docente della facoltà di arti dell’Università di Vienna nel primo Cinquecento, padre di quel Wolfgang, la cui nascita è registrata in data 30 ottobre 1514. Wolfgang seguirà le orme paterne (sarà medico, bibliofilo e cartografo di fama) e apporrà al frontespizio di quel volume, già appartenuto al padre, la sua indiscutibile nota di possesso «Sum Vuolfgangi Lazii Viennensis medici 1543».

Dal «Diario» alla biblioteca personale del celebre medico viennese il passo è breve. Sue sono anche le note manoscritte che affollano i margini di altri volumi conservati nella Biblioteca Queriniana. Alcuni sono gli strumenti più aggiornati della letteratura medica dell’epoca. Tra questi, la «Practica» di Balescon de Taranta nella edizione Venezia, Pietro da Liechtenstein, 1502; il «Fasciculus medicinae» di Johann Ketham, nell’edizione Venezia, Giovanni e Gregorio de Gregori, 1500, con numerose note autografe di Simon Lazius, concentrate soprattutto sulla «Anatomia» di Mondino Liuzzi; e ancora, il «Regimen sanitatis» di Arnaldo de Villanova, nell’edizione Strasburgo 1503, lungo i cui margini si riconosce la mano di Wolfgang Lazius a fianco di quella di suo padre Simon. A Wolfgang Lazius appartennero anche altri volumi attualmente conservati nella Queriniana, tra cui una copia del «De bello Gotthorum» di Agazia Scolastico, nella traduzione latina di Cristoforo Persona, finito di stampare a Roma da Giacomo Mazzocchi il 29 febbraio 1516. Una domanda non trova immediata risposta.

Per quale via questi volumi sono passati da Vienna alla Biblioteca Queriniana? Brumana non ha per ora una risposta definitiva, ma avanza una riflessione condivisibile, attribuendone la responsabilità «a un collezionista competente, che ebbe contatti con l’ambiente universitario viennese nel pieno del secolo XVI, che potè assicurarsi il possesso di pezzi provenienti dalla magnifica biblioteca di Wolfgang Lazius. L’identità di questo collezionista resiste, per ora, ad ogni tentativo di identificazione; né il finale approdo queriniano della raccolta è di per sé automatica garanzia che il bibliofilo fosse bresciano di patria».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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