Gros e ligòs: il dialetto bresciano e i suoi nomignoli
Fabrizio Galvagni
Lo si dice solitamente al bel ragazzotto che non brilla per prontezza e voglia di lavorare
Il termine «ligòs» indica uno sfaccendato, servito e ben accudito - Foto Unsplash © www.giornaledibrescia.it
Ah, non c’è che dire: in quanto a nomignoli il bresciano non è secondo a nessuno; possiede una ricchezza e una varietà straordinarie (anche se in fondo esse rivelano un atteggiamento di relazione – il «bullismo di paese» – che la nostra sensibilità non condivide più). Te se’ prope gros e ligòs! Lo si dice di solito al bel ragazzotto - bianc e ros, el reclàm dela salute - che tuttavia non brilla per prontezza e per voglia di lavorare. Suocere e suoceri nel dialetto bresciano: dalla «madóna» al «m
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