Un’enantiosemia non si nega a nessuno
Fabrizio Galvagni
L’invito a mettere il cappello per evitare che il cervello svapori sotto i raggi del solleone
Un bambino con il cappello davanti al mare
«Metet vergót söl có, che no el te sore!» Questo l’invito che tanto tanto tempo fa una nonna rivolgeva al nipotino che scavrunava sotto il sole, avanti e indietro per il cortile, nei giorni della canicola. Il nipotino naturalmente ignorava il richiamo della nonna e soprattutto non si poneva il problema dell’origine di quel sorà, una mezza enantiosemia: «Enantiosemia? E che è mai? Una malattia, uno scongiuro, una maledizione?!». Ma no, è semplicemente un vocabolo che raccoglie in sé due significa
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