El lùf dal bosco e l'alegrìa del frèt
Dobbiamo ammettere che l’antico bagaglio dialettale di conoscenze su clima e stagioni è quello che meno regge il trascorrere degli anni
Per secoli abbiamo cantato che «sàlta föra ’l lùf dal bosco / con la barba néra néra»
«El pàr che ’l völes fiocà...», «E té làsa che ’l fiòche!». Capitava, nei pomeriggi d’inverno, che qualche vecchio in paese guardasse il cielo e annusasse aria di neve. E immancabile arrivava la chiosa di chi - con ironia - suggeriva di consentire al tempo di fare quel che voleva. Come se - e il gioco stava tutto qui - fosse possibile all’uomo incidere sul meteo. Se è vero che linguaggio e modi di dire raccontano una cultura, dobbiamo ammettere che l’antico bagaglio dialettale di conoscenze su c
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