De Gregori, un principe alla corte del menestrello Dylan
Il principe della musica italiana alla corte del menestrello di Duluth, Minnesota. Non un sovvertimento di gerarchie, ma ciò che è avvenuto ieri sera al Pala Banco di Brescia dove Francesco De Gregori, da anni accreditato tra l’aristocrazia della produzione nazionale, ha affrontato il monumento Bob Dylan dando seguito, con «Amore e furto Tour», a «De Gregori canta Bob Dylan. Amore e furto», pregpregevole lavoro di studio uscito a ottobre dello scorso anno.
«È stato il suono a motivare le mie scelte: certe canzoni che pure adoro, come "Just Like A Woman" o "My Back Pages", in italiano proprio non funzionano; qui c’è tutto il Dylan che sono riuscito a tradurre», ha spiegato De Gregori.
A garantire qualità esecutiva la consueta band con i fiocchi: Guido Guglielminetti (basso e contrabbasso); Paolo Giovenchi, Lucio Bardi e Alessandro Valle (chitarre); Alessandro Arianti (Hammond e piano); Stefano Parenti (batteria); Elena Cirillo (violino e cori); Stefano Ribeca (sax); Giorgio Tebaldi (trombone), Giancarlo Romani (tromba).
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato