David di Donatello, «Proiettili» di Elodie e Joan Thiele è la miglior canzone originale
C’è anche una bresciana tra i vincitori della 68esima edizione dei David di Donatello. La cantautrice Joan Thiele, al secolo Alessandra Joan Thiele, ha vinto il premio alla migliore canzone originale 2023 per «Proiettili», interpretata da Elodie e Joan Thiele nel film «Ti mangio il cuore» (testo di Joan Thiele ed Elodie, musica dell’artista bresciana, da Elisa Toffoli e da Emanuele Triglia, produzione di Joan Thiele).
Nata nel 1991 a Desenzano del Garda da madre italiana e padre svizzero-colombiano, cresciuta tra l’Italia e Cartagena de Indios (città portuale sulla costa caraibica della Colombia) e dopo il liceo di casa prima a Londra e poi a Milano, Joan Thiele ha esordito con il suo primo album, «Tango», nel 2018. Negli anni successivi collabora con artisti come Myss Keta, Elodie, Priestess e Nitro e nel 2020 pubblica il suo secondo EP, «Operazione oro». Nel 2021 escono «Atto I - Memoria del futuro», «Atto II - Disordinato spazio» e «Atto III - L'errore».
I premi
A vincere il premio come miglior film è stato invece «Le Otto montagne» dei registi belgi Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersh, il film di amicizia a grandi altezze conquista anche miglior fotografia, sceneggiatura non originale e suono. Ma non finisce qui, a conquistare quattro statuette altri due film: il super favorito della vigilia «Esterno notte» di Marco Bellocchio che si porta a casa regia, attore protagonista (Fabrizio Gifuni), montaggio e trucco e «La stranezza di Roberto Andò» che vince nelle categorie: scenografia, costumi, sceneggiatura originale e produzione. Ecco, in estrema sintesi, i principali vincitori di questa edizione premiati stasera negli Studi Lumina di Roma in diretta tv su Rai 1 con la conduzione di Carlo Conti affiancato da Matilde Gioli.
Delusione invece per «Il signore delle formiche» di Gianni Amelio (classe 1945 e tre David vinti) che nonostante le undici candidature non ottiene nulla. Bene invece «La siccità» di Paolo Virzì che ottiene il David alla miglior attrice non protagonista, Emanuela Fanelli, e agli effetti visivi e bene per «L'ombra di Caravaggio« di Michele Placido che porta a casa la miglior acconciatura a Desiree Corridoni e il Davide giovani. Per «Il grande giorno» di Massimo Venier con Aldo, Giovanni e Giacomo invece il David dello spettatore, mentre il David esordio alla regia va al coraggioso film «Settembre» di Giulia Louise Steigerwalt che vince anche il David miglior attrice protagonista andato a Barbara Ronchi. Il miglior documentario è «Il cerchio» di Sophie Chiarello. Infine, miglior film internazionale «The Fabelsman» di Steven Spielberg.
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