Daniel Rays, giovane raffinatezza
La scorsa estate ha impressionato Elio, giudice di X Factor, che lo voleva fortemente nel cast del talent-show. L’obiettivo, Daniel Rays - al secolo Daniel Adomako - l’ha solo sfiorato (non tutti i giudici erano d’accordo con il leader delle Storie Tese), ma la piccola sconfitta non ha affatto messo la parola fine alla sua avventura nel mondo della musica.
Daniel nasce in Ghana nel 1991 e inizia a cantare all’età di tre anni nel coro gospel della sua chiesa. Arrivato in Italia, a Brescia, nel 2004, inizia subito a prendersi cura del suo talento - ha una voce raffinatissima, potente ma al contempo leggera, che raggiunge tonalità molto alte con totale naturalezza - seguendo delle lezioni di canto.
Nell’ottobre del 2008 il vocalist entra a far parte dell’associazione Christian Hubmann di Annamaria Bogna, comincia a studiare lirica e si esibisce in numerose operette. Nel frattempo Adomako fa incetta di premi vincendo il Festival Canoro Iuvenilia, il Cantavirle, il Festival della Valtenesi e il Botticino Music Festival.
Attualmente Rays sta progettando la registrazione di un primo album e pare che siano in diversi, all’interno del giro che conta, ad essere quantomeno incuriositi dalle sue doti (i «session man» di lusso Giuseppe e Gianpietro Cazzago da Miami parrebbero interessati ad una collaborazione col giovane, Mara Maionchi ha ricevuto pochi giorni fa un provino con alcune sue canzoni). Nel frattempo è nata la band che lo accompagnerà dal vivo, ch’è composta da Alessandro Costantini (piano), Lenny Scalvini (contrabbasso e basso), Elisa Cambedda (batteria) e dal polistrumentista Claude Cambeck.
Daniele Ardenghi
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