Cultura

Da Montanelli a Robespierre, Nunzia Vallini a «Il giorno e la Storia»

La direttrice del Giornale di Brescia torna editorialista per una settimana nella trasmissione Rai, in onda da lunedì 22 luglio e fino a domenica 28
La direttrice del Giornale di Brescia, Nunzia Vallini
La direttrice del Giornale di Brescia, Nunzia Vallini
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Il 22 luglio 2001 muore a Milano Indro Montanelli, giornalista e scrittore di profonda coerenza, al punto da rifiutare la nomina di senatore a vita perché - disse - «il giornalista deve tenere il potere a una distanza di sicurezza». Parte dal ricordo di questo personaggio la settimana che vedrà Nunzia Vallini, direttrice del Giornale di Brescia, tornare come editorialista a «Il giorno e la Storia», il programma di Rai Cultura firmato da Giovanni Paolo Fontana, in onda tutti i giorni alle 00.10 e in replica alle 8.30, 11.30, 14.00 e 20.10 su Rai Storia.

Martedì 23 è di scena un compleanno molto particolare, quello del cono gelato, «nato» nel 1904 a Saint Louis, nel Missouri, mentre mercoledì 24 Nunzia Vallini torna al 1949 quando Fausto Coppi entra nella leggenda, trionfando al Tour de France davanti a Gino Bartali. È il primo corridore nella storia del ciclismo a vincere nello stesso anno il Giro d’Italia e il Tour de France.

Giovedì 25 una ricorrenza tornata di tragica attualità: nel 2000, a Camp David, negli Stati Uniti, fallisce il summit tra il presidente Bill Clinton, il premier israeliano Ehud Barak e il leader palestinese Yasser Arafat per trovare un accordo che ponga fine al conflitto israelo-palestinese.

Venerdì 26 in primo piano lo stesso giorno del 1951, quando la cinquantenne romana Angela Maria Guidi Cingolani è nominata sottosegretario del Ministro dell’Industria nel governo De Gasperi: è la prima donna italiana a entrare nel Governo. Storia francese protagonista sabato 27: nel 1794, Maximilien de Robespierre, leader giacobino e protagonista della Rivoluzione francese, viene arrestato per ordine della Convenzione Nazionale. Il giorno dopo Robespierre e 21 dei suoi vengono ghigliottinati senza processo.

La settimana della direttrice del Giornale di Brescia si chiude domenica 28 luglio ricordando la sentenza della Corte costituzionale che - nel 1976 - sancisce la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private, purché a diffusione locale. Inizia così l’era delle «radio libere».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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