Da Mehldau alla Hewitt: dieci giornate di note e follia
Con stelle internazionali del calibro di Brad Mehldau, Giovanni Sollima, Lilya Zilberstein, Angela Hewitt e Richard Galliano il Festival de LeXGiornate si accinge a festeggiare il traguardo della sua decima edizione.
Da stasera a domenica 27, la kermesse cittadina declinerà il tema «Musica e follia nutrimenti dell’anima» rendendo fra l’altro con questo titolo un voluto omaggio alla concomitanza con Expo.
A distanza di dieci anni dalla prima edizione, si torna a una programmazione che ogni giorno culminerà in due appuntamenti di forte richiamo: gli incontri del tardo pomeriggio all’Università Cattolica (con relatori quali Philippe Daverio, Giorgio Giorello, Emanuele Severino, Umberto Galimberti) e i concerti serali delle 21 che quest’anno avranno luogo non solo al San Barnaba ma anche al Teatro Sociale.
Concerti non più limitati al repertorio classico, ma aperti al raffinato jazz di Mehldau e Galliano o al pop d’autore di Roberto Vecchioni. Con molti altri incontri giornalieri, tutti a ingresso libero, in programma all’Hotel Vittoria (dalla novità del «Dialogo con gli ordini professionali cittadini» al tradizionale «Cappuccino ben temperato» con l’attrice Pamela Villoresi, il pianista Cyrille Lehn e la star del web Vincenzo Regis), in corso Zanardelli («Festival off» con Alessandro Cecchi Paone) e nella tensostruttura di piazza Paolo VI (maratone musicali, cicli «Aperimusic» e «L’altro concerto»).
Il concerto d’apertura è affidato ai Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino diretti da Carlo Piazza con la partecipazione della giovane pianista russa Maria Tretjakova. Seguiranno quattro recital pianistici con l’affermata solista Lilya Zilberstein, lo stesso Daniele Alberti in un concerto-lettura, il già citato Mehldau, che a ottobre pubblicherà un cofanetto di 8 cd che raccoglie duieci anni di esibizioni live, e l’ispirata interprete bachiana Angela Hewitt.
Nella seconda parte della rassegna spazio al violoncello creativo di Giovanni Sollima («Follia barocca»), al popolare fisarmonicista francese Richard Galliano («Omaggio a Edith Piaf»), al ritorno della Banda Osiris (un Mozart rivisitato «in chiave delirante») per arrivare alla canzone d’autore di Roberto Vecchioni («Omaggio ad Alda Merini») e alla chiusura con l’Orchestra di fiati Valle Camonica. Da segnalare anche le maratone pomeridiane in piazza Paolo VI con i giovani dell’Accademia Santa Cecilia di Bergamo e, sempre nella tensostruttura, i concerti con il Conservatory Jazz Ensemble, i pianisti Alessandro Costantini, Stefano Marzanni, Pietro Gatto, Luca Benatti, Gianluca Iadema, il violoncellista Michele Tagliaferri e la violinista Anca Vasile in duo con Enrico Pompili.
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