Da Arnaldo alla Vittoria Alata: viaggio tra le statue bresciane
Chi sa che la statua di Arnaldo è sfuggita alla censura papale solo perché il monaco bresciano fu scambiato per San Benedetto? E che la Vittoria Alata, miracolosamente salvata dalla fusione, è copiata in tutto il mondo, e ne esiste una perfino in Colombia?
Trattate come tappezzeria urbana, odiate o venerate, abbattute o restaurate, le statue monumentali incarnano la storia dei luoghi. E li raccontano.
Nasce così il libro «Statue d'Italia», di Giovanni Carlo Federico Villa, docente di storia dell'arte moderna e membro del consiglio superiore per i beni culturali del Mibact.
Il volume, che arriverà nelle librerie entro la fine dell'anno, racconta anche alcuni monumenti bresciani, come le statue di Arnaldo, Garibaldi, Tartaglia, Moretto e Bell'Italia. Storia, curiosità e aneddoti che saranno approfonditi da Villa il 4 ottobre, alle 16 al Mo.Ca, nell'incontro promosso dall'associazione Reading - Voci Dal Lago, a conclusione della rassegna #Sapiens - Invito a Bergamo e Brescia.
La partecipazione alla conferenza è gratuita, ma è necessaria la prenotazione scrivendo a info@readingvocidallago.eu
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