Cultura

«Cultura d’impresa»: Bergamo e Brescia capitali d’innovazione

La mostra fotografica sarà visitabile fino al 9 luglio al Convento San Francesco orobico e allo Spazio Fondazione Negri in città
Uomini, donne e ragazzi nella sezione tornitura dell’opificio Franchi Gregorini - Foto Archivio Negri
Uomini, donne e ragazzi nella sezione tornitura dell’opificio Franchi Gregorini - Foto Archivio Negri
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Una doppia mostra per una Capitale che si sdoppia, raddoppiando le possibilità di indagare visivamente la laboriosità bresciana e bergamasca. Sono infatti due le esposizioni sorelle che accompagneranno visitatori e visitatrici dalla primavera all’estate e che mettono in dialogo i due capoluoghi di provincia.

La mostra diffusa «BergamoBrescia. Cultura d’impresa. Storie di innovazione in fotografia» è in programma dal primo aprile e fino al 9 luglio a Bergamo presso il Convento San Francesco, e a Brescia presso lo Spazio Fondazione Negri in via Calatafimi ( visitabile gratuitamente dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 15 alle 19).

Nata dalla collaborazione tra Museo delle storie di Bergamo e Fondazione Negri, con Fondazione Dalmine (dove la mostra sarà esposta dal 14 aprile), Legler e Musil, l’esposizione vuole essere uno sguardo indagatore sullo scorrere del tempo, un occhio privilegiato sull’operosità e sull’innovazione che da sempre caratterizzano le due città Capitale della Cultura 2023.

Una delle foto in mostra - Fondazione Negri
Una delle foto in mostra - Fondazione Negri

Il progetto è nato su invito e con il sostegno di SIAD Fondazione Sestini con l’intento di creare una narrazione fotografica della storia della cultura d’impresa nelle due città. Ogni sede espositiva accoglierà così diversi scatti provenienti dallo sconfinato archivio storico Negri, ma anche da quello del Musil, dall’archivio fotografico Sestini (conservato presso il Museo delle storie), così come da quelli di Fondazione Dalmine e di Fondazione Legler, permettendo una lettura sfaccettata, non solo tecnologica ma anche economica e sociale. Il racconto presenterà al pubblico alcune chicche, gioielli storici e iconografici, costruendo un vero e proprio percorso per immagini tra ieri, oggi e domani, dalle rivoluzioni di inizio Novecento fino alle innovazioni 4.0 degli anni Duemila.

Chi fosse interessato può acquistare anche il catalogo che raccoglie le due mostre in un’unica pubblicazione: si tratta di un maxi volume di 260 pagine in formato 30x30 edito dalla Fondazione Negri Onlus e curato da Mauro Negri e Marcello Zane.

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