Cultura

Cosa andrà di moda? Stampe animalier, tinte fluo e oversize

Cerchiamo di tracciare le tendenze della moda per la stagione in arrivo: è in arrivo l'estetica del brutto
  • La moda per l'autunno/inverno 2018-2019
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La stagione fredda sta (forse) per arrivare: le vetrine propongono capi e stili diversi. Come capire cosa la farà da padrone nella prossima stagione? Tra pellicce e piumini, stivali a punta o no, ci sono dei trend che faranno davvero la differenza.

Le stampe animalier (leopardato, zebrato e tigrato) segnano un must have senza tempo, accattivanti e chic allo stesso tempo, come propone Tom Ford per il quale sono addirittura tinte di colori forti ed accesi.

Abbiamo poi le texture metalliche che, in un’atmosfera notturna, fanno risplendere come astri luminosi chiunque le indossi.

Per chi vuole risplendere è poi consigliabile almeno un capo di tonalità fluo, dal rosa al verde, dall’arancione al giallo, come proposto da Prada e Moschino o nelle geometrie di Emilio Pucci.

Per questa stagione sono le misure oversize di cappotti, giacche o pantaloni a prendere il sopravvento soprattutto sulle nuove generazioni che, amanti della comodità proveniente dal mondo rapper e trap, amano brand come Balenciaga, Marc Jacobs che, di questa tendenza, sono i primi portavoce.

Infine abbiamo il pvc che, dopo essere stato consacrato nelle collezioni Autunno/Inverno 2017-18, torna protagonista sulla passerella di Chanel firmata da Karl Lagerfeld, materiale primario ed essenziale per completi che permettono di distinguersi.

Tendenze discutibili forse, in un mondo ormai dettato dalle non-regole, dalla libertà di espressione e di abito. Un mondo in cui la ricerca della bellezza ha scatenato nevrosi e pesanti insoddisfazioni, modificato sistemi sociali e plasmato le menti più geniali.

L’estetica del brutto sembra aver saziato gli animi più esigenti e sembra essere diventata l’unica scelta per chi vuole davvero distinguersi. È davvero così? I pareri sono discordanti.

Sicura è la risposta delle più grandi case di moda di tutto il mondo che durante le fashion week hanno portato in passerella vere rappresentazioni di un organismo decadente, logoro, antiestetico appunto.

Sicura inoltre e la risposta dei buyers che dovendosi confrontare con le richieste della propria clientela si adeguano da una parte alle risposte dei big della moda dall’altro al gusto semplice e minimal di chi, nostalgicamente, richiama l’attenzione sulla bellezza di linee e forme di un’estetica senza tempo senza distorsioni o deturpazioni.  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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