Cultura

Concorso in omaggio a Michelangeli: «È un sogno che si avvera»

La GIA annuncia per il 2023 una grande iniziativa internazionale, rivolta ai pianisti under 30, bloccata nei mesi scorsi dalla pandemia
CONCORSO NEL NOME DI BENEDETTI MICHELANGELI
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Un gran concorso pianistico internazionale per gli under 30 intitolato ad Arturo Benedetti Michelangeli lo farà a Brescia la Giovani Interpreti Associati (GIA) nel 2023.

La notizia, oltre che bellissima e importante, ha incantato tutti i presenti alla conferenza stampa di ieri nella Sala Giunta della Loggia. «Una sorpresa - ha detto in apertura la vicesindaca Laura Castelletti -, che fa parte delle proposte accolte dal Comune per il 2023, l’anno in cui Brescia, con Bergamo, sarà capitale della Cultura».

Manifestazioni varie erano state annunciate per il 2020 (a 100 anni dalla nascita di ABM), ma sono state bloccate dalla pandemia. «La realizzazione di un sogno», è stata la prima definizione da parte del presidente della GIA, Fabrizio Chiarini: da anni la sua associazione pensava ad un gran concorso, come «omaggio ad un grande cittadino bresciano, Arturo Benedetti Michelangeli, che si potrebbe chiamare il padre della Scuola Pianistica Bresciana».

L’ex presidente della GIA, Sergio Marengoni, ha studiato con il fondatore della GIA, Mario Conter, a sua volta allievo e diplomato con Michelangeli. «Facciamo il concorso - ha proseguito Chiarini -, e subito abbiamo contattato il nipote di Arturo Benedetti Michelangeli, Umberto, che ci ha incoraggiato e continua a farlo. Poi abbiamo pensato ai fondi da reperire. Ci aiutano la BCC di Brescia, Fondazione Asm, Fondazione Teatro Grande e il Conservatorio».

Come funzionerà

Come ha spiegato il Direttore artistico della GIA, il pianista Massimiliano Motterle, presentando il programma, il concorso (riservato a nati dopo il 28 ottobre 1993) sarà internazionale e prevede tre prove. La prima eliminatoria si svolgerà fuori Brescia: i candidati dovranno inviare all’organizzazione una videoregistrazione e gli ammessi (massimo 42) saranno accolti a Brescia nell’autunno 2023. Dovranno sostenere tre prove solistiche (i pezzi si rifanno ad alcune delle raffinate pagine amate da Michelangeli; tra il vasto repertorio richiesto, obbligatorie sono le esecuzioni di un Preludio di Debussy, una Mazurca di Chopin, un brano importante di Debussy o Ravel in semifinale). E - ogni musicista lo sa - suonar bene una Mazurca è difficilissimo! Infine - ha proseguito Motterle - i finalisti (tre), al Teatro Grande, «dovranno fare una scelta mirata tra i concerti per pianoforte e orchestra tra quelli che eseguiva il celeberrimo pianista bresciano».

I candidati studieranno in Conservatorio; la finale, con l’orchestra Bazzini Consort, si svolgerà nel Teatro Grande (data già gentilmente concessa) e il montepremi complessivo sarà importante, circa 30mila euro. È previsto anche un Premio del pubblico, che diverrà co-protagonista; la Giuria internazionale sarà comunicata a breve.

Vero obiettivo del concorso è la valorizzazione dei giovani. La GIA è nata infatti per incoraggiare ed aiutare i giovani, Benedetti Michelangeli teneva loro moltissimo. Lo hanno sottolineato il vicepresidente vicario di BCC Brescia Vincenzo Gaspari, Laura Boscain, consigliera di Fondazione Asm, il Sovrintendente del Grande, Umberto Angelini, e il Sindaco Emilio Del Bono, che ha sottolineato l’energia e la sensibilità della GIA e la sua scelta coraggiosa.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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