Con De Gregori e Venditti ecco il «Gran finale»
Gran finale doveva essere e così è stato, pur se manca ancora qualche data alla conclusione del tour che s’intitola proprio «Gran finale», prevista per l’antivigilia di Natale, nel Palazzo dello sport di Roma, la città dove entrambi sono nati.
Davanti a cinquemila persone, che hanno cantato insieme a loro dalla prima all’ultima canzone, introdotti dall’apertura della «Also Sprach Zarathustra» di Richard Strauss, Venditti & De Gregori (come da ragione sociale della tournée, ma per tutti Antonello e Francesco) hanno condiviso ieri sera, nel Dis_Play di Brescia (al Brixia Forum di via Caprera), i pezzi forti del loro ultracinquantennale repertorio.
Il repertorio
Anche se altrettanti «pezzi forti» sono stati giocoforza esclusi dalla scaletta, perché più di una trentina non ci stava. Resistendo alla tentazione di citarli tutti, impossibile lasciar fuori le iniziali «Bomba o non bomba» di Venditti e «La leva calcistica della classe ‘68» di De Gregori, proseguendo con «Peppino» e «Generale», «Ci vorrebbe un amico» e «Alice», «Notte prima degli esami» e «La donna cannone», «In questo mondo di ladri» e «Buonanotte fiorellino», «Roma capoccia» e «Dolce signora che bruci» (entrambe contenute nell’album pubblicato dai due artisti nel 1972, «Theorius Campus», scherzosamente rievocato in un divertente siparietto).
Con due citazioni speciali: una per «Rimmel», anche perché il figlio di Fabrizio De André, Cristiano, ha svelato pochi giorni fa che la canzone fu scritta da Francesco nella casa di Fabrizio in Sardegna; l’altra per un brano né di Venditti, né di De Gregori, ma di Lucio Dalla, la cui «Canzone» ha offerto ad Antonello l’occasione per un commosso ricordo.
Applausi meritatissimi anche per la band, dal tastierista Danilo Cherni al pianista Carlo Gaudiello, a Primiano Di Biase all’organo Hammond, e poi Paolo Giovenchi alle chitarre e Alessandro Valle alla pedal steel guitar, il «mitico» Amedeo Bianchi al sax e Roberta Palmigiani al violino, per finire con Alessandro Canini alla batteria, Fabio Pignatelli al basso e le coriste Laura Ugolini e Laura Marafioti.
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