Con Ale Cattelan al Teatro Morato per guardare l’Aldiqua dall’Aldilà
«Salutava sempre». «Non ce l’aspettavamo proprio». «Una bravissima persona». A quanto pare - e, se guardiamo alle evidenze, un po’ è proprio così - solo da defunti si starebbe simpatici a tutti. Solo da morti non si viene criticati. E solo quando non si è più ci vengono abbuonati difetti ed errori.
È esattamente questo «Salutava sempre», titolo dello spettacolo dal vivo di Alessandro Cattelan, lo show che lo avvicina in tutta Italia al fedele pubblico che da sempre lo segue cambiando frequenza e canale a seconda di dove lo ingaggino. Prima Mtv (il top fu «Trl» con Giorgia Surina), poi 105, quindi Radio Deejay (imperitura è la sua gaffe durante la prima diretta, «Buongiorno da Radio 105»), poi ancora la conduzione di «X Factor» su Sky e infine i late show tutti per lui (prima su Sky, poi su Netflix e da qualche tempo su Rai2, «Stasera c’è Cattelan») che l’hanno portato anche al timone dell’Eurovision 2022 con Laura Pausini e Mika.
Classe 1980, il conduttore televisivo e radiofonico ha ormai sconfinato oltre i classici contorni del «presentatore», diventando di famiglia per moltissime persone. Anche per chi bazzica librerie e club del libro: uno dei fili rossi della sua carriera sono proprio i libri, che consiglia su Instagram in una seguita rubrica di suggerimenti brevi e in cui ora sta investendo anche nel ruolo di editore, con la fondazione della casa editrice per esordienti e dimenticati Accento, ideata con Matteo B. Bianchi.
«Salutava sempre» arriva questa sera, alle 21.15, al Gran Teatro Morato in via San Zeno 168. I biglietti sono quasi esauriti (per le residue disponibilità online Ticketmaster e TicketOne, da 40 a 70 euro circa, più diritti di prevendita). Lo spettacolo prodotto da Live Nation ha registrato numerosi sold out già nel 2022.
Partito dalla sua Alessandria (essendo originario di Tortona) e passato anche dal Teatro degli Arcimboldi di Milano, lo scorso anno Cattelan ha chiuso a Bologna. Ora riprende da dove ha lasciato: lo show si preannuncia come un compendio di stand up comedy, musica, battute, interazione con il pubblico... il tutto in salsa leggermente grottesca, dal momento che Cattelan invita letteralmente spettatrici e spettatori a partecipare al suo funerale per guardare l’Aldiqua dall’Aldilà, smascherando ipocrisie e manie quotidiane ormai diffuse a macchia d’olio.
«One man show», insomma, esattamente come ci si aspetterebbe da un professionista ormai conosciuto proprio per la sua tenuta di palco e platea. Sincerità e ironia dissacrante, senza scadere nelle banalità e sempre con rispetto. Probabilmente l’indole che bene emerge nei programmi radio e tivù si farà sentire anche qui.
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