Compie 25 anni La Fenice, la libreria dove puoi trovare tutto

Lucilla Perrini
Al DerMast c’è stata festa di un simbolo di Brescia che spedisce in tutto il mondo: era il 7 giugno 1999 quando Pietro Freggio apriva il negozio in via Solferino
Pietro Freggio, libraio titolare de La Fenice in via Solferino a Brescia
Pietro Freggio, libraio titolare de La Fenice in via Solferino a Brescia
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Quando si varca la soglia della Fenice in via Solferino tutto parla del suo proprietario, Pietro Freggio. Libri antichi e nuovi, infilati in ogni spazio possibile, in doppia fila per ogni ripiano, accatastati in pile sui tavoli, ma anche per terra, a creare gincane ogni giorno inaspettate per il cliente che entra in libreria. E poi ancora fotografie maliziose, dove le pagine scritte e le belle donne sono protagoniste, ma anche un angelicato libraio che plana sul banco. E, poi, la mascotte, il gatto rosso Nice, il cui muso sbuca curioso tra i volumi; tutto questo fa de La Fenice un luogo unico, dove si respira amore per i libri.

In questo divertente caos creativo, da 25 anni Pietro Freggio e le sue mise bohemienne accolgono gli avventori con garbo e ironia, in ascolto delle più assurde richieste. Pronto a recuperare libri introvabili e fuori commercio da anni e a spedirli all’altro capo del mondo – come quella volta che inviò una grammatica italiana dell’Ottocento all’ambasciatore in Giappone – ogni giorno lo si ritrova al di là del bancone con il suo sorriso sornione. Ci vorrebbe qualche metro quadro in più e due divani, perché l’atmosfera è così familiare che i clienti si fermano a scambiare opinioni e consigli.

Per questo alla serata per i 25 anni, domenica scorsa al teatro Der Mast, hanno partecipato circa 270 persone, munite di biglietto che diventa segnalibro, per festeggiare una delle poche librerie indipendenti di Brescia che hanno retto l’urto della crisi. Giovani e meno giovani, come la signora Lucia Canciano, 94 anni, che da Mompiano, in sella alla sua bicicletta, arriva in via Solferino per acquistare i libri. Tutti stretti intorno a Freggio e all’amore per la lettura, che è stato il filo conduttore della serata.

Tanti gli ospiti, guidati da Biagio Vinella, che attraverso parole, musica e giochi hanno divertito il pubblico, dal dialogo «Se un pomeriggio d’estate un commesso di libreria…», scritto per l’occasione da Anna Martinenghi, interpretato dagli attori Luca Bassi Andreasi e Anna Bruna Gigliotti, alle canzoni in dialetto di Piergiorgio Cinelli, alla magia dei tarocchi di Veronica Pede.

Il libraio sul palco ha raccontato come, il 7 giugno del 1999, decise di aprire la serranda de La Fenice, dopo una gavetta in due negozi del centro e dopo aver approfondito anche il ramo della vendita dei volumi antichi. «Non c’era una libreria e quindi sono partito da zero, ho aperto in via Solferino, che poteva sembrare un azzardo, ma l’aver ascoltato una premonizione, alla fine, mi ha premiato, visto che sono ancora qui e, come La Fenice, rinasco sempre dalle ceneri».

Pian piano si è specializzato nella ricerca di libri rari, fuori catalogo e nella vendita online, cosa che, racconta, «grazie alla mia collaboratrice Nika Zikovic, mi permette di avere una vetrina nel mondo: ad esempio le ultime due copie della Storia di Brescia le ho vendute a Okinawa in Giappone e a Catanzaro».

Ultima impresa è la nascita di una piccola casa editrice, Fen edizioni, fino ad ora ha pubblicato sette libri, tra cui l’ultimo lavoro di Costanzo Gatta, «Il battesimo del volo di Gabriele D’Annunzio». Nonostante la concorrenza di Amazon, lo zoccolo duro dei clienti non tradisce La Fenice e, d’altra parte, come potrebbe? 

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