Sul lago di Garda sono stati girati più di 60 film: la mappa dei set

Dalle avventure dei pirati alla Notte degli Oscar, dalle pagine di storia alle commedie romantiche e irriverenti, fino agli inseguimenti adrenalinici. Dagli anni Sessanta ai nostri giorni il lago di Garda è stato un grande set cinematografico per oltre 60 film di registi italiani e stranieri, che hanno scelto le sponde del Benaco per ambientare, in tutto o in parte, le loro pellicole.
La mostra
Ce lo racconta la mostra «GardaMovie: il lago di Garda nei film» allestita dal 25 agosto al 5 settembre nell’ex palazzo comunale di Gargnano, in piazza Feltrinelli 2 (ingresso libero da lunedì a venerdì dalle 18 alle 22, sabato e domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 18 alle 22), promossa dall’Assessorato al Turismo e dalla Pro loco. Oltre alle produzioni italiane, troviamo le locandine di vari film internazionali, tra cui sette film tedeschi, cinque americani, una serie televisiva francese, e un film indiano.
La mostra inizia con una grande mappa del lago di Garda, dove si possono geolocalizzare le scene dei film, seguita da 15 pannelli dedicati ai singoli paesi del lago, con in evidenza i frame dei film in cui si possono riconoscere i luoghi del territorio.Ve ne proponiamo qui una versione interattiva.
Cinque ulteriori pannelli sono inoltre dedicati a quattro registi di casa sul Garda (Bruno Gaburro, Franco Piavoli, Augusto Tretti e Angio Zane), e all’imprenditore Walter Bertolazzi, a cui si deve la produzione cinematografica di genere piratesco che ha coinvolto il basso Garda da fine anni Cinquanta per quasi una decina d'anni.
Infine, un montaggio video con tutti gli spezzoni dei film racconta il lago nella sua interezza, mostrando, paese dopo paese, tutti i luoghi più rappresentativi. La ricerca è infine arricchita dalla raccolta di articoli di giornale che dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri hanno raccontato come queste esperienze cinematografiche siano un valore aggiunto per il territorio.
I film e le località dei set

Partendo dal paese ospitante, ecco alcuni dei titoli presenti in mostra.
Gargnano è stato scelto per ambientare vari film fin dagli anni Settanta, per lo più basati su vicende storiche che hanno caratterizzato la storia di questo territorio. Nel 1974, «Allonsanfàn» dei fratelli Taviani, vede come protagonista Marcello Mastroianni in una bellissima scena di ambientazione rinascimentale girata a Villa Bettoni. Nell’anno successivo Pier Paolo Pasolini si accontenta di riprendere esternamente Villa Feltrinelli per il film «Salò o le 120 giornate di Sodoma», prima di essere invitato a girare altrove le principali scene del suo film (a Gardone Riviera e Salò).
Nel 1983 le sponde di Gargnano vengono riprese per le scene della miniserie televisiva Rai «Piccolo Mondo Antico» di Salvatore Nocita, dove molti paesani si sono prestati come comparse. A metà anni Ottanta Villa Feltrinelli, insieme a Palazzo Feltrinelli e alcune zone limitrofe, torna a essere luogo di riprese con un cast internazionale, per il film «Io e il Duce» di Alberto Negrin (1985) incentrato sul rapporto tra Mussolini e Galeazzo Ciano, interpretato da Anthony Hopkins, con Susan Sarandon nei panni della moglie Edda. Infine, la commedia «Go, Trabi, Go - Die Sachsen Kommen» del 1991 racconta il viaggio in Italia di una famiglia tedesca che, in seguito alla caduta del muro di Berlino, si avventura alla scoperta delle bellezze del lago di Garda e dell’Italia.
La vicina Gardone Riviera è stata set, tra gli altri, del film «Ti amo in tutte le lingue del mondo» (2005) di Leonardo Pieraccioni, girato anche a Desenzano, e ovviamente de «Il cattivo poeta» (2020) di Gianluca Jodice, dedicato alla vita di Gabriele d’Annunzio, interpretato da Sergio Castellitto. Il film è stato ripreso per buona parte al Vittoriale, con tantissime comparse locali. È il 1937 quando Giovanni Comini, promosso federale, si ritroverà a dover gestire una missione delicata: spiare per conto del regime il Vate, sempre più irrequieto e pericoloso agli occhi del Duce.
La movida gardesana è al centro della commedia «Ragazzi della notte» (1995), diretto e interpretato da Jerry Calà e girato tra Desenzano e Sirmione. Lo spunto per raccontare uno spaccato di vita di un gruppo di ragazzi è dato da una troupe televisiva che approda sulle sponde del Garda per un servizio sulla frenetica e smodata vita notturna di alcune delle discoteche italiane più in voga del periodo.

A Sirmione, oltre ai già citati film pirateschi, è stato girato anche «Addio fratello crudele» del 1971 con Fabio Testi e Charlotte Rampling, diretto da Giuseppe Patroni Griffi, che narra le vicende di un amore incestuoso nella Mantova rinascimentale. La Perla del Garda ha anche ottenuto un Oscar (miglior sceneggiatura non originale) con «Call me by your name» (2017) di Luca Guadagnino: due minuti e mezzo di gloria hollywoodiana per una scena ripresa alle Grotte di Catullo, dove nell’estate del 1983 il professor Perlman (Michael Stuhlbarg) si reca per visionare alcuni reperti archeologici ripescati dal lago. Con lui ci sono il figlio Elio (Timothée Chalamet) e l’amico Oliver (Armie Hammer), con cui il ragazzo vive una storia d’amore.
Hollywood era già stata sulle sponde del Benaco, e più precisamente sui tornanti dell’alto Garda. È qui che nel 2008 sono state girate le famose scene iniziali di «007 - Quantum of Solace» (regia di Marc Foster): James Bond (Daniel Craig), a bordo della sua mitica Aston Martin, fugge dagli inseguitori che gli danno la caccia per liberare Mr. White, prigioniero nel baule dell’automobile.

A Torri del Benaco, nel Veronese, sono state effettuate alcune riprese di «Letters to Juliet» di Gary Winick (2009) con Amanda Seyfried e Gael Garcia Bernal. Mentre si trova in visita a Verona con il proprio fidanzato, l'aspirante giornalista Sophie trova una vecchia lettera d'amore scritta cinquanta anni prima da una donna di nome Claire. Nella speranza di ricavare una storia interessante da pubblicare, la ragazza decide di contattare l'autrice e aiutarla a cercare l'uomo del quale si era innamorata da giovane.
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