Paolo Zucca: la scelta di Maria secondo il suo «Vangelo»
Il regista Paolo Zucca è in arrivo nel Bresciano, questa sera, lunedì 23 settembre, in occasione della proiezione del suo «Vangelo secondo Maria» organizzata da AGEnda Cinema nella sala Agorà di Ospitaletto (piazza San Rocco 10, ore 20.30; ingresso 7 euro), dove dialogherà con i critici Giovanni Scolari e Massimo Morelli.
Il film
Il film è un originale «coming of age», tratto dall’omonimo romanzo del 1979 di Barbara Alberti (anche co-sceneggiatrice). Rende conto del percorso d’evoluzione che, a partire da una natura profondamente umana, conduce la giovane Maria di Nazareth a confrontarsi con la spiritualità.
Uno sguardo fieramente «controluce», sia per stile estetico che per scelta di prospettiva, restituito anche in soggettiva, mentre la fanciulla affronta il periodo più delicato della sua vita, ovvero quell’approdo all’età adulta tanto desiderato che coinciderà con l’Annunciazione e la presa di coscienza del ruolo di madre di Gesù. Ad interpretarla, con una misurata delicatezza che lascia trasparire adesione emotiva, è Benedetta Porcaroli.
La figura di Maria
La figura di Maria si fa tramite per una riflessione sull’emancipazione femminile: in quanto donna, tutto le è proibito, anche imparare a leggere e scrivere. Sogna libertà e sapienza e progetta di fuggire per scoprire il mondo.
Oppressa dal contesto, troverà in Giuseppe (uomo probo, non violento e mosso da spirito di giustizia, incarnato da un compassato Alessandro Gassmann) un maestro e un complice per affermare la propria autodeterminazione. Proprio quando inizierà a legarsi a lui, ecco manifestarsi l’arcangelo Gabriele: emblematica la rappresentazione in stile pasoliniano, che già riverbera in tanti volti, nelle tecniche di ripresa, nella fotografia eterea con contrasti che ricordano le tinte del Technicolor.
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