Presentato a Venezia il documentario del Dams sulla strage di piazza Loggia
Non capita spesso che un’opera cinematografica nata in ambito didattico ottenga una vetrina alla Mostra del Cinema di Venezia, ma è quanto accaduto al lungometraggio «1974. La strage di Brescia».
Presentato venerdì in un salone del mitico Hotel Excelsior, il lavoro è frutto di un’idea degli studenti del 2º e 3º anno del Dams di Brescia, nata dopo un’intervista a Manlio Milani e sviluppatasi in dialogo con la Casa della Memoria di cui Milani è l’anima: un progetto collettivo, il cui terminale sono stati Carlo Porteri in qualità di regista e Marina Di Maggio come aiuto, gli stessi che lo hanno illustrato al Lido, accompagnati dal professor Massimo Locatelli, coordinatore del Dams.
Ragazzi che per motivi anagrafici non possono avere ricordi diretti della strage che ferì la Leonessa d’Italia, ne hanno proposto una narrazione personale, sfruttando le conoscenze acquisite e le potenzialità del mezzo cinematografico.
Con un doppio obbiettivo, che Porteri ha così inquadrato: «Abbiamo raccontato i fatti, per farli sedimentare e mantenerne viva la memoria; ma siamo anche andati alle radici profonde dell’evento, guardando alla strage nella sua collocazione storica. Lo scopo non era ricercare la verità, ma ricostruire una realtà. Perciò abbiamo prima raccolto informazioni, quindi tracciato una linea, anche per dare forma a tutti gli avvenimenti che precedono e seguono la strage, percorso giudiziario compreso».
Per fare memoria, Porteri & co. hanno optato per la combinazione di immagini d’archivio e testimonianze raccolte ad hoc: una dozzina quelle che compaiono nel film e di cui abbiamo visto estratti, dal penalista Pier Giorgio Vittorini a Milani medesimo, dal regista Silvano Agosti alla giornalista Nunzia Vallini (direttrice del Giornale di Brescia), da esponenti politici di diversa estrazione (Paolo Corsini, Mario Labolani, Marco Fenaroli, la sindaca Laura Castelletti) a Mario Capponi e Diletta Colosio della Fondazione Clementina Calzari Trebeschi, dall’accademico Vittorio Emanuele Parsi al senatore (figlio di una vittima dell’eccidio) Alfredo Bazoli.
La prima ufficiale del film sarà al cinema Nuovo Eden di Brescia il 24 settembre, inaugurando quella che, nelle intenzioni dei produttori Mario Congiusti e Anna Giada Altomare, sarà «una diffusione a livello nazionale».
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